“Anche il sindacato Sulpm, dopo l’approvazione della mozione anti taser, ha mostrato disappunto verso la decisione del Consiglio comunale. I vigili hanno espressamente detto che chi l’ha votata vive in un altro mondo: hanno ragione da vendere, come si fa a opporsi a uno strumento cosi’ utile per la sicurezza sia degli agenti che dei cittadini? La sinistra dimostra di essere sempre più scollegata dalla realtà: almeno per una volta lascino da parte le ideologie e la smettano di calpestare i ghisa, corpo storico e vanto per la città di Milano“. E’ il commento di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed europarlamentare della Lega, alla decisione votata in Consiglio Comunale dalla sinistra di vietare l’uso dei taser alla Polizia Locale.
“Il taser a Milano è stato usato in più occasioni dalla polizia, sempre con grandi risultati: al Gratosoglio lo scorso settembre è stato immobilizzato un maliano armato di coltello; a febbraio è stato fermato in via Padova un ladro cileno che stava dando in escandescenza; qualche settimana in via Porpora è stato disinnescato un transessuale brasiliano che stava devastando un albergo. In altre occasioni agli agenti è bastato mostrare la pistola per far calmare i delinquenti. La sinistra – continua Silvia Sardone – si riempie la bocca parlando di diritti umani e tira in ballo persino la tortura, ma forse non conosce la realta’ in cui i vigili si trovano a lavorare ogni giorno. Prima il badge elettronico, poi lo stop al taser: Pd e compagni vogliono trasformare la polizia locale in un corpo di impiegati da relegare negli uffici senza pensare minimamente al presidio del territorio. I milanesi, soprattutto quelli che vivono in periferia, ringraziano“.