Sono passati cinque anni da quando si erano fatti riprendere mentre imbrattavano i treni del metrò sulla linea verde e su quella rossa dopo essere entrati abusivamente nei depositi Atm. Fu proprio grazie a quelle immagini, poi pubblicate in rete, che gli investigatori milanesi impegnati ad indagare sugli autori dei vandalismi riuscirono a individuarli. Si tratta della nota coppia di writer americani “Utah & Ether” che il 3 ottobre il Tribunale di Milano ha condannato (insieme ai writer Borid e Avido che li aiutarono) a un anno e tre mesi per imbrattamento – pena sospesa per via della condizionale – oltre al pagamento delle spese legali e a risarcire i danni a Trenord e ATM.
Pena che non ha probabilmente destato nessuna preoccupazione alla 36enne di New York, Danielle Erin Bremner (alias Utah) e il 33enne di Chicago, Jim Clay Harper IV (Ether), che utilizzano le condanne come un modo per accrescere la loro notorietà. Infatti, dopo avere avere ampiamente pubblicizzato quella subita le 2009 a Boston, il processo intentato a Utah a New York, e l’arresto di entrambi avvenuto a Melbourne, Australia nel 2016, ora stanno facendo lo stesso con le conseguenze della denuncia ricevuta nel 2008 dalla polizia di Milano per aver imbrattato cinque treni alla fermata Inganni.
Sulla loro pagina Facebook, seguita da oltre 25mila persone, i due, riferendosi alla condanna, hanno scritto di aver ottenuto un nuovo riconoscimento a livello internazionale della loro “arte”. Una notizia che sicuramente ne accrescerà la fama fra quelli che apprezzano le “imprese” dei vriter americani e li arricchiscono acquistando i capi del brand di abbigliamento che hanno lanciato con successo, grazie ai cui proventi i due non hanno avuto nessuno problema ha versare i più di 7.000 che la condanna li ha condannati a risarcire all’azienda dei trasporti milanesi.