Un dirigente pubblico e due imprenditori sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di corruzione per alcune commesse assegnate alle cooperative dell’ortomercato. Gli agenti della polizia di SIl provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della Procura.
Gli indagati sono ritenuti responsabili di episodi di corruzione avvenuti nell’ambito delle commesse di facchinaggio assegnate alle cooperative operanti all’interno dell’Ortomercato. Le indagini sono scaturite da una denuncia che ha permesso alla Squadra Mobile di svelare l’esistenza di un radicato sistema corruttivo fondato sull’elargizione, da parte degli amministratori occulti di un consorzio concessionario di servizi, di somme di denaro e regalie di diverso genere, a fronte della garanzia di un trattamento privilegiato in totale violazione delle normative in materia di evidenza pubblica e di concorrenza.
A finire ai domiciliari sono stati l’ex di Sogemi, Stefano Zani e gli imprenditori Giorgio Gnoli e Vincenzo Manco. Il direttore di Sogemi, Cesare Ferrero, ha fatto sapere che “La società non è indagata, il procedimento è personale a carico del dottor Zani”.