Comunali 2021, M5S: “No a alleanze di convenienza”. Milanese. Laureato DAMS e portavoce del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Marino, Simone Sollazzo è parte di quegli eletti grillini in territorio meneghino che si stanno riunendo intorno al progetto Carta di Firenze per superare inciampi e quello che sembra il cambio di pelle del Movimento degli ultimi anni. Con lui abbiamo parlato di presente e di futuro.
Sollazzo cos’è e cosa rappresenta la carta di Firenze?
La Carta di Firenze è un documento propositivo che composto da una prima parte dove si fa una analisi dello stato d’animo di tutto il nostro gruppo politico dopo dieci anni di speranze ed entusiasmo che sembrano essersi indeboliti e nella seconda parte cercano una ripartenza grazie a cinque punti programmatici dove le parole chiave sono: “democrazia dal basso”, “centralità dei territori” e ridimensionamento nel rapporto fra base ed eletti.
Perché avete avvertito l’esigenza di rilanciarla?
Dopo dieci anni di storia abbiamo sentito proprio l’esigenza di rifarci ai valori identitari che diedero origine alla prima Carta di Firenze come embrione del Movimento 5 stelle. Questa nuova versione guarda al passato dal punto di vista dell’etica e dei valori che non vogliamo mettere da parte a prescindere da ogni riorganizzazione futura. È un salto di maturità senza mettere da parte l’onestà e quella intransigenza sulla quale abbiamo costruito la nostra credibilità.
Vi state preparando a una “via lombarda” del movimento, magari con una scissione?
Escludiamo totalmente qualunque concetto di scissione sia a livello lombardo che nazionale. Le nostre motivazioni come il nostro spirito è coeso per fortuna e nella frase di apertura del documento lo si dichiara apertamente che “il nostro cuore batte ancora per il Movimento 5 stelle”. La storia recente non deve farci dimenticare chi siamo e da dove ci siamo originati.
In Lombardia vedete come possibile un’alleanza con il pd? Alle prossime comunali e regionali chi appoggerete? Appoggereste Sala?
Su questo tema penso che non sia assolutamente il caso di parlare di alleanze o arrivare a conclusioni da bookmaker. proprio in virtù dei nostri valori il nostro atteggiamento politico non può cambiare . Si può parlare di collaborazione su singoli temi con qualunque forza politica che condivida la nostra stessa sensibilità. Ma un’alleanza vissuta come un matrimonio di convenienza non rientra minimamente nel nostro orizzonte di ideali.