Fra le aree inserite nel bando Reinventing Cities c’è anche quella occupata dalle sei Palazzine Liberty adiacenti all’ex Macello di viale Molise. Ve detto che il comune ha tenuto a precisare che una di queste è “occupata senza titolo“. Certo, per scoprirlo bisognava armarsi di pazienza e leggere fino in fondo il lunghissimo comunicato emesso da Palazzo Marino, nel quale, gli spazi che comprendono quello occupato dal “Collettivo Macao” sono casualmente inseriti per ultimi.
In merito all’occupazione abusiva, l’Assessore Maran ha messo le mani avanti dichiarando che se Macao “verrà o meno sgomberato è un affare del Questore“, ma ha precisato che, “anche Macao, in un contesto di piena legalità e normalità, potrebbe vincere se presenta una proposta migliore delle altre”. “Il progetto – ha specificato Maran – non potrà essere su un’unica palazzina, bensì si dovrà lavorare, magari facendo squadra con altri, facendo un’unica proposta complessiva sulle sei palazzine Liberty. Se le iniziative proposte hanno risvolti sociali migliori delle altre in gara, potrà vincere (Macao ndr) altrimenti se le aggiudicherà qualcun altro.
Se un soggetto possa legalmente partecipare al bando per l’aggiudicazione di un immobile che occupa abusivamente Maran però non lo spiega. Giusto per fare un esempio congruo: chi occupa abusivamente un alloggio popolare non può iscriversi nelle liste per ottenerne uno regolarmente. La vera domanda però è, quali soggetti economici saranno disposti a partecipare al bando per un’area (nemmeno troppo grande se paragonata a quelle rese disponibili con gli scali ferroviari) della quale una volta aggiudicata potrebbero non avere la piena disponibilità (anche in fase progettuale) dovendosi scontrare con degli occupanti abusivi che il Comune ha precedentemente dimostrato di essere incapace di sgomberare. Un fattore scoraggiante perché renderebbe indefinibili i tempi di realizzazione del progetto presentato. Resta poi da capire se la legge consenta di mettere a bando un bene occupato abusivamente, o se sia necessario averne la piena disponibilità prima di farlo. Domande che a palazzo Marino nessuno sembra porsi.
Secondo alcuni nessuno solleva il problema perché l’intento della maggioranza è proprio quello di regolarizzare Macao, permettendogli di partecipare al bando insieme ad altre realtà simili e mettendo contestualmente fuori gioco eventuali competitor. Immaginatevi quali investitori internazionali, sapendo come vanno le cose in Italia, avrebbero partecipato al bando per la rigenerazione dello Scalo Ferroviario Greco-Pirelli, se fra le condizioni poste vi fosse stata quella di partecipare in cordata, o contro gli ortisti abusivi che occupano parte delle aree adiacenti la massicciata ferroviaria. Fra quelli che la pensano così c’è sicuramente il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, che ha sottolineato, “Già in passato l’amministrazione ho provato a regolarizzare il centro sociale, ad esempio inserendo la palazzina tra quelle in vendita nel fondo immobiliare gestito da PN Paribas“, aggiungendo, “Oggi l’assessore Maran prova a fare il furbo inserendo il bene tra i progetti da riqualificare e, ben consapevole che nessuno si azzarderebbe nel comprare un immobile occupato, specifica che le palazzine potranno essere date semplicemente in affitto“. “Questa operazione sa tanto di furbata – ha insistito De Chirico – a discapito dei milanesi che lì chiedono più servizi e luoghi aggregativi regolari“. Per poi concludere, “M’impegnerò personalmente a individuare soggetti interessati a un’operazione importante per la riqualificazione dell’intero quartiere a pochi passi da Porta Vittoria, che finalmente vedrà pieno compimento“.
Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, ha invece sottolineato, “Non è possibile che Macao o suoi esponenti si associno in cordata con altri operatori privati per gestire la palazzina che occupano illegalmente da 7 anni“. Definendo “indegno” l’atteggiamento del Comune “che non ha mai pubblicamente chiesto al Questore lo sgombero dell’immobile“. “Così come è grave – ha aggiunto De Pasquale attaccando il Sindaco – il silenzio di Beppe Sala sulla complicità della Giunta con gruppo di delinquenti che praticano evasione fiscale, esercizio abusivo di attività commerciali di spettacolo e di spaccio di stupefacenti“, per poi minacciare “Agiremo in tutte le sedi affinché chi ha occupato abusivamente le palazzine non se le possa aggiudicare tramite bando“. Concludendo con il dire che, se Macao non sarà escluso dal bando per via delle violazioni alla legge perpetrate, “saremo di fronte al più grande caso di traffico di influenze registrato in città”.