Il vice-Ministro dell’Interno, Matteo Mauri, si è recato questa mattina in visita al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di via Messina 35, per esprimere la propria solidarietà per l’aggressione avvenuta in via Gola. “L’episodio avvenuto la notte di capodanno invia Gola è di una gravità assoluta. – ha detto il Ministro – Un gesto sconsiderato e inaccettabile, condotto contro uomini chiamati a difenderci in casi di emergenza dove il ritardo nei soccorsi può provocaregravi conseguenze“.
“Bisogna dare un segnale forte perché episodi del genere non si ripetano – ha proseguito Mauri – Serve un intervento duro contro i responsabili. Ho parlato telefonicamente con il Questore Sergio Bracco e mi ha confermato che la polizia di Stato è già molto avanti nelle indagini per identificare i responsabili. – concludendo – La mia presenza qui serve a testimoniare la vicinanza delle istituzioni e l’apprezzamento, sempre alto, della popolazione nei vostri confronti“.
Secondo l’ingegnere Tommaso Di Lena, responsabile dell’Ufficio Prevenzione incendi, che ha sottolineato la freddezza degli operatori nonostante la situazione difficile: “Quel falò non spento in tempi rapidi avrebbe potuto trasmettere calore a palazzi e auto vicine con un pericoloso effetto domino“. Concetto ribadito dal caposquadra del distaccamento intervenuto in via Gola, che ha dichiarato, “I ragazzi si sono dimostrati dei veri professionisti, nessuna reazione a lancio di oggetti e insulti. La nostra priorità era spegnere rogo“. Aggiungendo, “Senza chiavi ero come un poliziotto disarmato. E’ stato l’autista a dirmi che si era spento il mezzo. Non mi è mai successo in trent’anni di servizio che mi fossero sottratte le chiavi di un mezzo, di solito la gente ci vuole bene”.