Gallera: pronta la task force per affrontare il Coronavirus

Gallera pronta la task force per affrontare il CoronavirusLa task force per riconoscere e affrontare eventuali casi di Coronavirus in Lombardia è al completo, con tre laboratori dove trasmettere i campioni da analizzare e 17 reparti di malattie infettive di riferimento. Abbiamo nelle scorse ore emanato alcune indicazioni procedurali importanti per i medici di base e per gli specialisti ospedalieri, in costante raccordo con il Ministero della Salute”. Lo ha fatto sapere l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

È fondamentale porre attenzione ai tempi di riferimento dei viaggi e alle frequentazioni a rischio di contagio – ha spiegato Gallera – prendendo in considerazione gli ultimi 14 giorni dall’esordio dei sintomi”.

I medici (di Asst, Irccs, case di cura accreditate, ospedali classificati, medici di famiglia, etc) per i pazienti che rientrano nella definizione di caso sospetto – aggiunge l’assessore – devono segnalare il caso all’Ats di competenza e attraverso procedure informatiche specifiche, gestendo il paziente in stretto raccordo con i referenti delle ‘malattie infettive“.

A sua volta, Regione Lombardia inserisce i flussi di dati nel sistema nazionale con particolare attenzione su:
– data di partenza del caso sospetto dalla Cina secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti;

– volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo;
– contatto telefonico del paziente o del medico curante;
– laboratorio di riferimento a cui è stato inviato il campione biologico.

I Laboratori di Riferimento regionali indicati per la ricezione dei campioni biologici provvedono a raccordarsi con il laboratorio dell’Istituto superiore di sanità e a informare contestualmente la UO Prevenzione di Regione Lombardia e la struttura di ricovero del paziente.

Ecco i laboratori:
– Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università di Milano;
‐ S.S. Virologia Molecolare, S.C. Microbiologia e Virologia Fondazione Irccs Policlinico San Matteo;
– U.O.C Microbiologia Clinica, Virologia e diagnostica delle Bioemergenze, Asst FBF-Sacco;

La rete delle malattie infettive ospedaliere della Regione Lombardia che fa da riferimento per la gestione ed il ricovero dei casi è composta da:

Irccs San Matteo Pavia Raffaele Bruno (Pavia)
Asst Milano Ovest Paolo Vigano (Legnano)
Asst Sette Laghi Paolo Grossi (Varese)
Asst FBF Sacco Giuliano Rizzardini – Massimo Galli (Sacco – Milano)
Asst Valle Olona Fabio Franzetti (Busto)
Asst Lecco Paolo Bonfanti (Lecco)
Asst Cremona Angelo Pan (Cremona)
Asst Lariana Luigi Pusterla (Como)
Asst Mantova Salvatore Casari (Mantova)
Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo Marco Rizzi (Bergamo)

Asst Spedali Civili di Brescia Francesco Castelli (Brescia)
Asst Niguarda Massimo Puoti (Milano)
Irccs San Raffaele Adriano Lazzarin (Milano)
Asst Santi Paolo e Carlo Antonella d’Arminio (San Paolo – Milano)

Asst Monza Marco Migliorino (Monza)
Asst Lodi Angelo Regazzetti (Lodi)
Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Andrea Gori (Milano)

Si segnala che per i passeggeri provenienti dalla Cina:
– nell’aeroporto intercontinentale di Malpensa (VA), è attivo il protocollo di monitoraggio con misurazione a bordo della temperatura corporea di passeggeri ed equipaggio;
– in caso di assenza di sintomi e in assenza di iperpiressia sono fornite indicazioni generiche comportamentali come da allegato comprensivo anche di indicazione sul numero unico 1500 del Ministero della Salute.

Se un utente telefona al numero verde 1500 riceverà l’indicazione di contattare il proprio medico curante oppure se impossibilitato il numero unico emergenza 112, evitando di andare autonomamente in Pronto Soccorso.

Nel caso in cui il MMG / PLS / Medico di Continuità Assistenziale venga contattato da un paziente che riferisce sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) è importante indagare la presenza di viaggi in Cina negli ultimi 14 giorni (periodo di incubazione del virus) o contatto con caso accertato come da definizione di caso sospetto allegato.

In caso di riscontro positivo è necessario:
– sincerarsi, anche assistendo alla chiamata, che il paziente contatti il numero unico 112 che organizzerà il trasporto presso una delle strutture ospedaliere con un reparto di malattie infettive;
– avvisare il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats per segnalare il caso.
Per i casi che non rispondono al criterio di caso sospetto ma ancora da indagare, qualora il MMG / PLS / Medico di Continuità Assistenziale venga contattato telefonicamente e non ritenga di effettuare visita domiciliare, ma di invitare il paziente a recarsi presso lo studio, è opportuno un accesso separato, anche semplicemente con un appuntamento a fine giornata, per ridurre eventuali contatti in sala di attesa.
Ci si riserva di integrare la presente per eventuali aggiornamenti.

La richiesta di soccorso proveniente da un cittadino o dal medico curante, attraverso il Numero Unico Regionale 112, verrà processata dalla Sala operativa regionale di Emergenza e Urgenza (SOREU) di Areu, che organizzerà il trasporto presso l’ospedale dotato di U.O. di Malattie infettive (vedi elenco) ritenuto più idoneo, avendo cura di:
– far indossare al paziente la mascherina chirurgica, salvo la necessità di somministrare ossigeno;
– informare il Pronto Soccorso dell’ospedale individuato dell’invio di un caso sospetto di ‘nuovo coronavirus’, per consentire di far predisporre il percorso clinico e logistico ritenuto più opportuno anche al fine di ridurre il rischio di esposizione potenziale per gli operatori sanitari e gli utenti.
Nel caso, invece, di trasporti che si rendessero necessari all’interno dello stesso ospedale o tra ospedali differenti, l’Asst di riferimento avrà cura gestire attraverso i propri mezzi il medesimo, avendo cura di informare il Pronto soccorso e/o le Unità specialistiche di destinazione dell’invio di un caso sospetto di ‘nuovo coronavirus’, attenendosi alle indicazioni suggerite dal reparto di malattie infettive ricevente.