Presso lo Stadio Meazza di Milano, nel corso dei servizi di ordine pubblico disposti dalla Questura in occasione del derby Inter-Milan, nel primo pomeriggio di domenica, prima dell’inizio dell’incontro, in particolare durante il servizio di bonifica preventiva dell’impianto, effettuata con l’ausilio dell’unità cinofila antiesplosivo, sulle gradinate del secondo anello blu, riservato alla tifoseria organizzata milanista, funzionario e personale dipendente, hanno rinvenuto due borsoni al cui interno vi era materiale del quale è vietata l’introduzione nello stadio ed in particolare: nr. 1 flash lampeggiante di colore viola, nr. 4 scatole contenente ognuna 4 pezzi di fotoflash big, nr. 4 bombolette di vernice spray nera e rossa, nr. 15 torce, nr. 4 generatori di fumo, nr. 2 sfollagente telescopico in metallo, nr. 1 tirapugni e altro materiale, nonché nr. 5 striscioni non autorizzati riportanti le seguenti frasi: “PER CHI NON PUO’ USCIRE PER CHI NON PUO’ ENTRARE PER CHI A QUEST’ORA E’ IN QUESTURA A FIRMARE” – ”QUANTA FRETTA CON QUELLA BOMBOLETTA FIRMATO E.R.M.” – “LOLLO SALTA CON NOI” – “ZIONE TIENI DURO” – REGOLA NR. 3 POCHE CHIACCHIERE“.
Il tutto è stato sequestrato a carico di ignoti. Sempre prima dell’inizio della partita, alle 19.30 nei pressi del “Baretto”, il personale dei reparti inquadrati della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato oggetto di un fitto lancio di bottiglie ed altri oggetti contundenti, per cui si è resa necessaria una breve carica di alleggerimento. In questa occasione personale della Digos ha fermato e tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale un tifoso interista di 28 anni di origini francesi. Inoltre verso le ore 20.00, in via Piccolomini, durante la fase di afflusso degli spettatori allo stadio, i poliziotti hanno fermato 3 italiani di 36, 23 e 21 anni intenti a scavalcare la recinzione dello stadio per accedervi senza biglietto. Gli stessi sono stati denunciati in stato di libertà e nei loro confronti è stato avviato procedimento amministrativo per irrogazione del provvedimento DASPO.