Quarta domenica da quando è stato individuato il primo caso di coronavirus in Lombardia e l’Assessore Gallera, trovando le città vuote, ha voluto iniziare la conferenza stampa giornaliera ringraziando tutti i cittadini per “il livello di consapevolezza raggiunto“, aggiungendo, “questo è l’atteggiamento giusto“, perché, “questa battaglia la vinciamo se evitiamo di contagiare ed essere contagiati e sono sicuro che siamo sulla strada giusta“.
“E‘ un’altra giornata con i dati che sono in crescita” ha quindi proseguito, ma “tutti i nostri esperti hanno sottolineato che“, i risultati dei provvedimenti presi, “li vedremo fra un’altra settimana” quando, “speriamo potremo dire, che così come successo nella zona rossa, i contagi cominciano a diminuire“. “Oggi abbiamo 13.272 positivi, 4898 persone ricoverate in ospedale, dati che evidenziano una crescita costante, ma non esponenziale, motivo che deve rafforzare la nostra convinzione di procedere su questa strada, perché gli esperti in assenza di misure avevano previsto un crescita esponenziale“. “Il numero di persone in terapia intensiva aumenta solo di 25, siamo a 757, è un dato molto positivo“, ma non bisogna cantare vittoria, come non bisogna leggere in modo negativo il numero dei “decessi saliti a 1218″, perché i numeri vanno valutati nel complessivamente sul lungo periodo e non giornalmente: “i dati vanno valutati nell’arco temporale di almeno una settimana per cogliere un trend“. “Nel milanese per ora il contagio cresce per ora fortunatamente molto lieve“, infatti i casi a Milano e provincia sono 1750, 711 dei quali in città con un aumento di 79 rispetto a ieri, “un numero in proporzione alla popolazione abbastanza basso“.
“Continua la nostra strategia che è quella di alleggerire gli ospedali con afflussi molto significativi” ha aggiunto quindi l’assessore in merito alla strategia adottata, “cerchiamo di aiutarli portando via delle persone” (150 i trasferimenti effettuati fra ieri e oggi). “Ognuno dei nostri presidi viene utilizzato al massimo delle proprie possibilità“, facendo, “un grande lavoro di squadra“, cui partecipano sia la sanità pubblica, sia la sanità privata, perché – spiega Gallera – “abbiamo deciso di lasciare l’idea dell’ospedale da campo come un’idea residuale“, ed è stato possibile grazie alla disponibilità delle strutture private, sottolineando “ancora oggi chi cerca di mettere in dubbio il modello lombardo è profondamente smentito, da una grande azione comune, da una mobilitazione generale di tutti: il privato accreditato, il pubblico, il sociosanitario e anche le fondazioni stanno dando una grossa mano“.
Aumentato anche di un paio di centinaia di unità il personale medico/infermieristico inviato alle aziende ospedaliere da ieri a oggi. “Le terapie intensive sono l’aspetto più delicato“, ma, “noi non molliamo e stiamo facendo uno sforzo titanico e… abbiamo raggiunto 1.200 posti in terapia intensiva, delle quali 924 destinate al covid” e quindi, “si è recuperato un buon margine rispetto a ieri“. I vari provvedimenti adottati, “stanno consentendo oggi di dare una risposta alla grande necessità di terapie intensive”, sono inoltre i fare di allestimento ,“16 posti di terapia intensiva al San Carlo, 20 al Papa Giovanni, inoltre, San Raffaele e Poliambulanza stanno realizzando delle tensostrutture in cui collocheranno rispettivamente 14 e 16 posti di terapia intensiva“. Infine , aggiunge Gallera “abbiamo avviato due programmi: uno è l’ambizioso progetto di un grande ospedale di terapia intensiva con 500 posti “, che sarà realizzato con la collaborazione di Guido Bertolaso che si occuperà di reperire risorse e materia per la struttura che sorgerà all’interno della Fiera di Milano e “accanto abbiamo comunque strutturato un’altro piano che prevede di realizzare altri 192 posti di terapia intensiva dei quali 90 siamo in grado di realizzarli entro 7 giorni, altri 70 entro 11 e altri 26 in 15 giorni“.
L’assessore Gallera ha quindi concluso dicendo “continuiamo questa nostra grande sfida, anche oggi possiamo in un momento complicato dire che la stiamo vincendo, anche se la pressione dei presidi ospedalieri è tanta, noi da lombardi non molliamo“.
Riassunto dati Lombardia: casi positivi 13.272, in isolamento domiciliare 3.427, in terapia intensiva 767, ricoverati non in terapia intensiva 5.550, dimessi 2011, deceduti 1.218, tamponi effettuati 40.369 – Milano e provincia 1750 positivi, 711 dei quali in città.