E’ davvero impossibile riaprire i mercati settimanali? La domanda che si pongono in tanti in questi giorni è stata rilanciata da Andrea Pellegrini, consigliere ed ex assessore di Municipio 9. Il tema non è la semplice autorizzazione a riavviare lo stesso tipo di mercato, ma permettere almeno l’organizzazione di un mercato di strada con le bancarelle che si occupano di alimentari. Quindi sapere se è davvero impossibile riaprire i mercati settimanali. Il mercato ha infatti la possibilità di intercettare una clientela diversa da quella dei supermercati, composta spesso di chi cerca cibo di qualità ma a un prezzo più abbordabile. Anziani, immigrati, insomma proprio le categorie più colpite dalla crisi attuale. Riaprire i mercati con uno schema come quello proposto da Pellegrini potrebbe essere possibile, magari con la stessa logica della spesa di quartiere, intanto il politico salviniano lancia una proposta al sindaco Sala:
La grave situazione sanitaria causata dal pericolo coronavirus ha stravolto lo svolgimento di moltissime attività lavorative e non della nostra città che L’ordinanza sindacale ha sospeso fino al termine dell’emergenza molte attività commerciali tra le quali le licenze commerciali operanti nei mercati comunali rionali scoperti. Le attività non generano reddito e hanno subito e subiranno perdite ingenti di fatturato con la possibilità di non disporre di liquidità per affrontare le spese correnti quali acquisto di cibo e spese di prima necessità; alcune delle quali dedite alla vendita di prodotti alimentari, vedranno deperire /scadere i prodotti di generi alimentari, bloccati nei loro magazzini. Gli aiuti economici promessi, gli sgravi o gli annullamenti di imposte o tasse non sono ancora stati definiti. Si chiede al Sindaco di Milano e alla Giunta di deliberare un provvedimento che annulli per l’anno 2020 il pagamento di tutte le imposte comunali dovute dai commercianti e dai titolati di attività sospesi dallo svolgere il proprio lavoro causa ordinanza comunale e indichi una diaria giornaliera come minimo indennizzo per le mancate entrate economiche, e per affrontare le spese correnti fino al termine della emergenza sanitaria.
Pingback: Lettera aperta di un commerciante a Sala - Osservatore Meneghino