Majorino “avverte” Regione sulle Rsa: “Verrà il giorno”. Verrà cioè il giorno in cui ci sarà la resa dei conti con Regione Lombardia perché secondo l’europarlamentare del Partito Democratico c’è una strage in atto e i responsabili sarebbero a Palazzo Lombardia. Quindi Majorino rilancia parafrasando il “Verrà un giorno” di Padre Cristoforo che nel racconto manzoniano mise in ansia Don Rodrigo. La battaglia dell’ex assessore ai Servizi Sociali, nonché ex unico vero sfidante delle primarie con Sala, è iniziata su Facebook da qualche giorno, per arrivare al climax dell’avvertimento:
5 aprile – Va fermata la strage nelle Case di riposo lombarde. Vanno subito tolte da Regione. Attraverso l’intervento delle Prefetture. Enti locali, terzo settore, enti gestori devono far parte di comitati di lavoro comuni. Il personale va reperito in tutti i modi.
6 aprile – In Europa è in corso una battaglia durissima per avere nuove risorse a sostegno dei soggetti travolti dall’emergenza sanitaria. E per garantire la ricostruzione. Stiamo insistendo in tanti per una svolta sul piano sociale, economico e finanziario. Ma l’Europa è anche un luogo dove parlare del disastro lombardo. Per cercare nuove soluzioni e perché non si cancelli quel che sta accadendo. Per questo, appena le circostanze lo consentiranno, organizzerò un viaggio a Bruxelles di parenti di persone decedute nelle RSA, operatori delle Case di riposo, rappresentanti di quel mondo di operatori che sta chiedendo ascolto, attenzione, mezzi strumenti.
7 aprile – Sul PAT giorno dopo giorno emerge un quadro terribile. Il fatto che i numeri dei decessi in tante Case di riposo siano molto peggiori non toglie nulla alla necessità assoluta che si faccia chiarezza in modo limpido. Senza guardare in faccia a nessuno. Continuo a dire, al momento inascoltato, che prima si toglie dalle mani di Regione la gestione delle RSA lombarde in questa emergenza meglio è. Ci vogliono ispezioni a tappeto dal Ministero e l’intervento delle Prefetture.
Majorino “avverte” Regione sulle Rsa: “Verrà il giorno”. Ma forse è anche un modo per mettere le mani avanti sulle prossima campagna elettorale. Non è un mistero che Giulio Gallera possa essere il prossimo candidato del centro destra milanese, ma è certo che sarebbe in difficoltà se dovesse subire un “processo pubblico” per disfunzioni del sistema a cui si possono addebitare morti.
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