Arrestato per spaccio di cocaina e detenzione di armi un cittadino italiano di origini albanesi di quarant’anni, I.E. Dalla successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti sei chili della sostanza utilizzata per produrre la Cobret, la cosiddetta “eroina dei poveri”, un altro etto di cocaina, due armi da fuoco e oltre sessanta proiettili.
L’operazione portata avanti dal Nucleo contrasto stupefacenti della Polizia locale è nata da un normale servizio di prevenzione e repressione di reati di microcriminalità. Durante il pattugliamento gli agenti hanno notato un uomo uscire da un palazzo e dirigersi verso un’auto parcheggiata poco distante con atteggiamento circospetto, guardandosi continuamente intorno. Salito su una Fiat Punto, l’uomo ne è riuscito dopo pochi istanti e, con lo stesso modo di fare, ha attraversato la strada per raggiungere un’altra persona.
I due si sono poi incamminati insieme in via Palmanova verso la fermata della metropolitana Crescenzago, davanti alla quale è avvenuto il passaggio di due involucri di cellophane. Gli agenti sono dunque intervenuti e hanno effettuato una prima perquisizione sul posto: nella tasca destra del giubbotto indossato dal secondo uomo sono stati trovati circa 15 grammi di cocaina.
Gli agenti hanno dunque proceduto con una perquisizione dell’appartamento di I.E., dove sono stati rinvenuti 92,8 grammi di cocaina, due armi da fuoco – una Smith & Wesson calibro 44 magnum e una Star calibro 9 millimetri con matricola abrasa – e 64 proiettili, di cui 7 nel caricatore di una delle due armi.
Sempre all’interno dell’appartamento sono stati trovati anche una macchina conta soldi, il macchinario per il confezionamento sottovuoto, altri 3 involucri di cellophane contenenti cocaina, circa 5 grammi di Cobret e un coltello a serramanico sporco di una sostanza di colore bianco presumibilmente utilizzato per tagliare la sostanza stupefacente.
La perquisizione è stata poi estesa anche alle auto nella sua disponibilità: in particolare nella Fiat Punto sono stati ritrovati sei chili della sostanza utilizzata per produrre la Cobret. Sono stati infine rinvenuti 920 euro in contanti, suddivisi in tagli compatibili con attività di spaccio.
Durante le fasi dell’arresto, I.E. ha tenuto un comportamento molto ostile, ha effettuato resistenza attiva spintonando gli agenti, con le manette ha rovinato il veicolo di servizio e, in più occasioni, ha minacciato di morte gli agenti con frasi come “quando esco vi metto una pallottola in testa“, “quando esco vi cerco e vi ammazzo e se non esco io lo faccio fare da qualcuno“. Dall’accertamento effettuato in banca dati, inoltre, è emerso che aveva precedenti di Polizia sempre per spaccio.