La ‘citta’ irreale‘ di Mario Merz, uno dei piu’ importanti artisti del dopoguerra e figura chiave dell’Arte Povera, arriva all’Hangar Bicocca con la mostra ‘Igloos‘ – dal 25 ottobre al 24 febbraio 2019 – che per la prima volta in Italia riunisce un corpus di trenta delle sue opere e installazioni piu’ iconiche: gli igloo.
Il progetto, curato da Vicente Teodolì in collaborazione con la Fondazione Merz, è frutto di un lavoro durato quasi tre anni, con prestiti che arrivano da collezioni private e dai principali musei internazionali tra cui la Tate Modern di Londra, la Nationalgalerie di Berlino e il Museo National Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. La mostra prende spunto da una delle prime grandi esposizioni personali di Merz, curata nel 1985 da Harald Szeeman a Zurigo, in cui vennero presentate tutte le 17 tipologie di igloo realizzate fino a quel momento e mette oggi in luce la continuitaà con cui l’artista ha sviluppato e modificato negli anni il tema dell’igloo.
“Credo che sia una delle occasioni piu’ emozionanti della storia di Hangar Bicocca. Entrando ho provato l’emozione di un non esperto che in un luogo vede la storia di un uomo attraverso la sua opera – ha detto il ceo di Pirelli Marco Tronchetti Provera durante la conferenza stampa di presentazione -, grazie anche al lavoro straordinario di chi è riuscito a ricostruire tutti gli igloo attraverso la memoria di chi e’ stato vicino a Merz“.