“Ho raccolto le firme di tutta l’opposizione di Palazzo Marino per chiedere la convocazione urgente delle commissioni congiunte Educazione e Periferie per capire la situazione nidi d’infanzia convenzionati a seguito dell’emergenza COVID-19 e il loro coinvolgimento nel progetto summer school proposto dal sindaco sui social network. Abbiamo chiesto la presenza di una rappresentanza degli asili nidi convenzionati di modo che possano esporre le loro preoccupazioni“, lo rende noto Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia.
“Non si capisce – prosegue De Chirico – come mai il Comune di Milano non riconosca il 100% dei contributi previsti da convenzione nonostante la circolare di Regione Lombardia, rivolta a tutti i Comuni, spieghi di attingere a parte delle risorse destinate in via esclusiva alla promozione ed alla gestione del sistema integrato di educazione e di istruzione per l’anno 2019 (D.G.R. n. 2108/2019 e Decreto DG Istruzione, Formazione e Lavoro n. 2405/2020) vengano utilizzate per poter sostenere economicamente i gestori dei servizi privati. All’Ente sono stati riconosciuti 7 milioni e 600 mila dalla cosiddetta legge “Buona Scuola“.
“Il Comune di Milano – spiega – senza alcun confronto, ha comunicato ai 108 gestori degli asili nido convenzionati che non riceveranno alcuna prestazione per il mese di marzo e che, per i mesi successivi, riconoscerà solo il 55% del dovuto, previa accettazione di attività concordate e rinunciando alla cassa integrazione per gli operatori. L’assessore Galimberti, con la sua mail, disconosce la funzione pedagogica attribuita agli educatori nel percorso di formazione di un piccolo individuo che dai 3 a 36 mesi si affaccia alla società. Si chiede di realizzare un percorso di didattica a distanza che snatura ancora di più il senso di percorso educativo. Inoltre, il rischio è di causare seri danni al cervello infantile per il prolungato utilizzo di supporto tecnologici, sconsigliati da qualsiasi neuropsichiatra“.
“Il sindaco – conclude quindi l’Azzurro – nei suoi sermoni social, dovrebbe smetterla con la sua retorica per pensare concretamente ai bambini milanesi, non solo raccontandogli la sua versione della storia partigiana. Con la riapertura degli uffici e la realizzazione dei campus estivi nei parchi cittadini, il Comune ha il dovere di coinvolgere il più possibile il personale scolastico, di qualsiasi ordine e grado. Se il Comune non tornerà sui suoi passi condannerà a morte tutte queste attività che svolgono un servizio pubblico essenziale e che a settembre rischiano di non riaprire“.