La Lombardia preferisce i cani agli uomini. E se ne vanta pure. Secondo la giunta di Attilio Fontana era più urgente riaprire i negozi di toelettatura per cani che barbieri e parrucchieri, con l’appoggio di Confcommercio come vi abbiamo scritto nelle scorse settimane. Sentiamo che il fatto va ricordato ai lombardi. Ora chi scrive adora gli animali, ma non come i fighetti del centro città: un conto è rispettarli, un conto elevarli a qualcosa di superiore all’essere umano. Che ci siano tante signore sole che hanno necessità di accudire il loro Fuffy come se fosse un bipede è un fatto, ma che siccome le suddette sono ricche si possa trattare meglio un cane di un essere umano è sbagliato. Non c’è un altro modo di dirlo. Esseri umani e cani non sono uguali. Punto su cui sembra essere d’accordo anche Attilio Fontana, governatore lombardo che passerà alla storia anche per aver preferito gli animali agli uomini. Cosa avranno mai fatto di male a Regione Lombardia tutti i bipedi che lavorano con le pelurie umane? Perché loro e i loro clienti hanno dovuto subire un insulto del genere? Davvero il partito dei produttori di gattini su Facebook è così potente da consentire un oltraggio del genere? Se davvero siamo simili, anzi secondari, forse è il caso che tutti i lombardi inizino a far vivere i propri figli in una cuccia. Che gli diano da mangiare scatolette o avanzi e li portino a defecare in strada nudi. Collari antipulci e così via. Anzi, pardon: questa è la vita dei cani che secondo Fontana sono meglio degli esseri umani. Quindi i vostri figli cari lombardi buttateli in una stanza dove ogni tanto tirerete del cibo avanzato da Fido. E con una buona aerazione visto che essendo inferiori i vostri figli dovranno convivere coi loro escrementi. Non lo chiediamo noi, ma a quanto pare è il futuro delle nuove generazioni lombarde perché la Lombardia preferisce i cani agli uomini.