Isagro: “Agrofarmaci in crescita nel trimestre 2020”. Pure durante la crisi infatti alcuni settori dell’economia hanno avuto aumenti di fatturato considerevoli e non solo nella GDO. Isagro SpA è una multinazionale italiana che, pur con dimensioni ridotte rispetto ai grandi player mondiali, ha presenza storica e di successo consolidata attraverso la ricerca e sviluppo e con una presenza globale che rafforza il proprio sviluppo strategico nel comparto dei prodotti di origine biologica (settore in crescita e nel quale la dimensione media degli operatori è largamente inferiore a quella del comparto della chimica organica) e rameica (settore nel quale Isagro già dispone di solide posizioni di mercato, con un progetto di crescita già avviato)
Come vanno letti i dati della trimestrale
I numeri consolidati dell’Attività ordinaria corrente di Isagro vanno valutati senza considerare né la riuscita dismissione di Isagro Asia a fine 2019 né i contributi una tantum, ovvero le voci non ricorrenti e le dismissioni. Nel primo trimestre 2020, Isagro ha registrato ricavi pari a 35,9 milioni di Euro rispetto ai 33,5 milioni dello stesso trimestre dell’anno precedente con un margine operativo lordo (EBITDA) positivo di 4,3 milioni di Euro rispetto al precedente valore di 3,0 milioni e ha generato una cassa di circa 900.000 euro, al netto della variazione del circolante e di contributi una tantum derivanti dagli Accordi di Medio/Lungo termine. In realtà il dato è ancora più confortante, perché i 4,3 milioni di margine andrebbero confrontati non con i 3,0 milioni. ma con la cifra depurata come accennavamo. Anche se la prudenza da usare in questi casi non permette di proiettare necessariamente all’intero anno questa progressione di fatturato, il successo raggiunto nei primi mesi fa giustamente ritenere che la svolta avvenuta nella strategia stia già dando i suoi frutti. La stessa cosa vale nei confronti del Margine Operativo Lordo, che nel trimestre darebbe risultati molto più interessanti se confrontato con le cifre depurate. Qui una tavola riassuntiva:
1Q 2020 | 1Q 2019 | Variazione % | |
Fatturato | 35,9€M |
31,0€M |
16% |
Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 4,3€M | 0,5€M |
Non a caso Giorgio Basile, Presidente e CEO di Isagro S.p.A. durante la presentazione dei dati in conference call, ottimista per quanto la nuova strategia aziendale sta dimostrando, si è lasciato sfuggire una divertente battuta ispirata alle commedie di Eduardo De Filippo “E’ passata la nottata”.
La ridefinizione del modello di business
Isagro, dopo aver già comunicato in passato la propria decisione strategica di non investire più nella ricerca e sviluppo di nuove molecole di origine organica, ha avviato la ridefinizione del proprio modello di business, che prevede lo sviluppo nel comparto del Bio-Copper sia con crescita interna grazie alla propria Ricerca e Sviluppo che tramite acquisizioni, finanziate attraverso la cessione di selezionati asset di chimica organica, i cui valori di libro sono stimati inferiori ai rispettivi valori di mercato. In tale quadro Isagro ritiene di potere creare valore per i propri Stakeholder con maggiore efficacia concentrando il proprio sviluppo strategico nel comparto dei prodotti di origine biologica e rameica con la possibilità di sviluppare il portafoglio prodotti già esistente e di procedere a selezionate operazioni di acquisizione nel campo delle bio-solutions. La crescita, anche per linee esterne, proseguirà nel solco tracciato negli anni, ben riassunto dal concetto di “creatività italiana” che ha sempre caratterizzato la società. Peraltro, specifici prodotti di chimica organica saranno mantenuti in portafoglio in una logica di integrated crop management.
Prospettive
Con riferimento all’anno in corso, Isagro ha previsto prudenzialmente, prima dei possibili effetti derivanti dalla recente crisi sanitaria mondiale, un livello di vendite di agrofarmaci e servizi sostanzialmente in linea con quello del 2019. Appare peraltro confortante che i dati del primo trimestre 2020 abbiano già indicato una crescita delle vendite di agrofarmaci e servizi del 16% rispetto al primo trimestre del 2019. Insomma, già il primo trimestre 2020 dimostra che il nuovo modello di business non era solo un’intenzione: è già definito e in essere.
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