La Polizia di Stato nei giorni scorsi ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un cittadino italiano, A.D. pluripregiudicato del 1975, e di una cittadina rumena, C.R. pluripregiudicata del 1973, ritenuti responsabili di tre rapine aggravate commesse in concorso il 19, 21 e 22 febbraio 2020.
L’attività investigativa condotta dagli agenti della Squadra Mobile è nata dopo l’aggressione avvenuta, la notte del 19 febbraio, quando una ragazza italiana di 23 anni, venne aggredita e rapinata da una coppia mentre rincasava presso la propria abitazione in via San Vittore. L’uomo la spinse all’interno dell’ascensore e la donna, con funzioni da palo, tenne la porta aperta in attesa che il complice consumasse la rapina.
Alla vittima, minacciata con un coltello, furono sottratti il telefono cellulare, un orologio, un braccialetto ed il portafoglio con il bancomat del quale, con violenza, ottennero il codice pin dalla vittima terrorizzata.
Gli accertamenti sulle transazioni operate quella stessa notte con la carta rapinata hanno permesso ai poliziotti di individuare gli sportelli bancari utilizzati per i prelievi ed un bar in zona San Siro dove i malviventi, subito dopo la rapina, consumarono un pasto notturno e comprarono delle sigarette. Con la stessa carta di pagamento, inoltre, i due pagarono la corsa di un taxi, motivo per il quale ai poliziotti è stato possibile verificare il tragitto percorso. Acquisite le telecamere dei vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a ottenere un primo profilo dei rapinatori.
Due giorni dopo, il 21 febbraio, analoga situazione ha visto vittima una ragazza italiana di 26 anni: mentre accedeva all’area box del proprio palazzo in via Anguissola, la donna si era accorta di una coppia sospetta che, sulla strada, aspettava che qualcuno aprisse il cancello per potervi accedere. La vittima chiese subito ai due chi fossero, avvisandoli che non sarebbero potuti entrare all’interno del palazzo e loro, per tutta risposta, si mostrarono addirittura risentiti per essere stati scambiati per dei malviventi.
Non appena scesa nel box, la ragazza venne avvicinata da tergo da quell’uomo incrociato poco prima sulla pubblica via e lo stesso, sotto la minaccia di un coltello, le portò via la borsa con gli effetti personali, una collana ed un paio di orecchini.
Il 22 febbraio, invece, la vittima dei due rapinatori è stato un cittadino italiano di 44 anni, custode di un garage coperto in zona Sempione. Intorno alle ore 22.30, quella sera si presentò al cancello dell’autorimessa un uomo che, con la scusa di dover ritirare la propria auto, riuscì a entrare e, improvvisamente, aggredì il custode con schiaffi e spinte fino a puntargli un coltello alla gola. La donna entrò subito dopo e, con il complice, rubarono soldi e il portafoglio della vittima.
Anche in questo caso i poliziotti hanno acquisito velocemente i filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza interna al garage e, dopo la visione, hanno accertato, oltre alla violenza dell’azione criminale, come gli autori fossero gli stessi delle rapine consumate nei giorni precedenti.
Gli agenti della sezione Falchi della Squadra Mobile da tempo stavano lavorando, d’intesa con la Procura di Milano, alla raccolta degli elementi di reità che hanno poi avuto un riscontro eccezionale in occasione di un arresto in flagranza per resistenza a Pubblico Ufficiale e rapina operato dalle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale: entrambi indossavano alcuni vestiti utilizzati in occasione delle altre rapine. Peraltro, la stessa donna, tra i suoi effetti personali, conservava ancora un braccialetto risultato essere provento di rapina.
Tutti gli elementi raccolti all’esito dell’attività di indagine sono stati trasmessi al P.M. titolare del fascicolo Dott. Lesti il quale ha richiesto ed ottenuto una misura cautelare in carcere. L’uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione mentre la donna, dopo una serrata ricerca, è stata rintracciata in zona via Abbiati, ospite di un noto pregiudicato.