Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini. L’esposto che fa tremare il Comune e in particolare alcuni suoi dipendenti diventa una questione anche politica. La Rete infatti ha presentato una interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini.
“Oggi – dichiara Roberta Perrone – portavoce Nord-Ovest della Rete – ho protocollato presso il Municipio 5 di Milano, dove sono consigliera, un’interrogazione nella quale, a fronte di una diffida presentata da una cooperativa nei confronti di 4 funzionari del Comune, chiedo conto dell’accaduto a tutela dei cittadini del nostro territorio. “Nei fatti – continua la consigliera Perrone – secondo quanto denunciato, ci sarebbe stata una speculazione per agevolare una società terza a discapito di 41 famiglie, che hanno versato l’acconto ben 4 anni fa per acquistare la loro casa in edilizia convenzionata. La cooperativa promotrice del progetto ha atteso per tutti questi anni la concessione dei permessi e, una volta presentata una prima diffida ad adempiere nei confronti del Comune, si è vista risolvere il contratto preliminare con immediata rivendita del terreno ad un terzo attore.” “Non ci daremo pace – conclude la portavoce della Rete – finché la situazione non sarà chiarita e non saremo certi che alle famiglie venga garantito il diritto ad avere la loro casa in edilizia convenzionata.”
A questo punto la questione è diventata anche politica, perché il destino di decine di famiglie è a rischio: non ci sono solo i 41 nuclei che speravano di avere una casa a prezzi umani, ma anche tutti gli altri milanesi che vogliono la certezza che nei Municipi si rispettino le linee di cui continua a parlare l’assessore Pierfrancesco Maran. Si parla di alloggi in affitto o in vendita a costi sostenibili anche per chi non ha grandi guadagni, ma poi le cooperative come quella che stava cercando di operare in via Sabini vengono sopravanzate da chi può disporre di capitali liquidi in abbondanza. Allora la versione di Maran è solo marketing politico o i milanesi si possono fidare? Il dubbio viene perché mentre i giornaloni gli servono sul piatto ampi servizi in cui parla di vivere a Milano senza doversi impegnare un rene, nei Municipi lontani da Palazzo Marino le cose vanno per un altro verso.