Il corto “Questo è lavoro” vince due premi al XIII Festival Internazionale Film Corto

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il corto Questo è lavoro” vince due premi al XIII Festival Internazionale Film Corto, in collaborazione con Rai Cinema Channel. È la #passione che fa nascere le #storie o sono le storie che fanno nascere la passione? In Save the Cut storia e passione sono sinonimi. Il corto Questo è lavoro”, che ha vinto due premi, è diretto da Federico CaponeraE’ prodotto da Save the Cut con Consorzio Parsifal ed è scritto da Federico Caponera con Giovanni Boscolo e Tommaso Cardinale, musiche originali di Diego Capoccitti, montaggio e post-produzione di Daniele Nozzi, organizzatore del set Silvia Cadoni. Dall’incontro tra Consorzio Parsifal e Save the Cut nasce cortometraggio Questo è lavoro, che racconta la passione che anima il mondo della cooperazione sociale. Dopo le fortunate selezioni allo Short Film Corner del Festival di Cannes e aver girato diverse manifestazioni e festival in tutto il mondo, Questo è lavoro insieme al riconoscimento per il miglior protagonista Pietro de Silva al Festival internazionale del film corto Tulipani di seta nera, in collaborazione con Rai Cinema Channel, ha ottenuto anche il premio al miglior corto Giuria di VariEtà, dalla giuria presieduta da Cristina Priarone, Presidente di IFC Italian Film Commissions e della Roma Lazio Film Commission. Storie da brand. Brand da storie. Verrebbe da dire: “è il branded content, bellezza”. Oggi, più di ieri, il cinema può essere al servizio del brand. Non perché il cinema stia morendo e solo il brand lo possa salvare. Al contrario. Il cinema nasce da una storia e una storia quanto più è bella cinematograficamente parlando, quanto più rimane dentro la memoria. E dentro la memoria rimane tutto ciò che è aspirazione a qualcosa di altro, ovvero rimane tutto ciò che i valori, potentemente, innescano.

Save the CutUna società di comunicazione e una casa di produzione

Save the Cut è una società di comunicazione non convenzionale che incentra il proprio agire creativo sullo strumento dello storytelling e che ha nel web – e nelle sue declinazioni social – la propria piattaforma di riferimento. Save the Cut è anche una giovane casa di produzione che ha voglia di raccontare storie. Giovani e con i piedi per terra, hanno affiancato all’attività di comunicazione quella di produzione indipendente, perché credono nel mezzo cinematografico e nei talenti. Per questo Save The Cut racconta storie, racconta valori, racconta brand. Da questo intreccio è nato il cortometraggio Questo è lavoro” che mette al centro un legame, quello tra un padre (Pietro De Silva) e una figlia (Martina Querini). Si mettono in viaggio perché per lui sarà un weekend di lavoro e mentre tutto sembra volgere al peggio, un incontro, quello con il mondo delle cooperative sociali, cambia le loro vite. Girato in alcune delle Regioni in cui opera il Consorzio Parsifal (Sardegna, Lazio e Abruzzo) ”Questo è lavoro” «continua nel tempo a interessare», sottolinea Renato Incitti, direttore generale del Consorzio. E prosegue: «Tanti lo hanno visto più volte, ma anche quelli che hanno avuto l’occasione di vederlo per la prima volta si sono interessati e ne sono rimasti colpiti proprio perché ancora non conoscono la realtà della cooperazione sociale»Questo è lavoro” è una storia che fa ridere e al contempo spiazza, dimostrando, come sta avvenendo anche oggi a causa del Coronavirus, che fare economia significa costruire una società che mette realmente al centro la persona e la salute.

Tulipani di Seta Nera

Il Festival Internazionale Film Corto “Tulipani di Seta Nera”, giunto alla tredicesima edizione, è una manifestazione organizzata dall’associazione studentesca universitaria “Università Cerca Lavoro”, su idea di Paola Tassone. Questa iniziativa ha l’obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori che raccontano, con le proprie opere, tramite le immagini, “non il semplice racconto della diversità, ma l’essenza della diversità, sapendola soprattutto valorizzare”. La finalità è quella di creare una nuova società solidale, dove la macchina da presa diventi il mezzo capace di filmare le coscienze dei giovani e di tutti i portatori sani di cultura, indirizzando il pubblico verso un cammino concorde, senza pregiudizi, facendo leva sulle nuove generazioni e creando una comunità sensibile, solidale e integrata.