Posti negli asili comunali a rischio

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Posti negli asili comunali a rischio. L’annuncio i genitori lo hanno avuto tramite Facebook, una mamma ha chiesto: “Buonasera, quindi potrebbe essere che un bambino già accettato non venga poi realmente “preso”?. E il responsabile del Comune ha risposto: “Esatto, perché abbiamo dovuto rimodulare la capienza delle strutture per evitare affollamenti e rispettare le norme anti contagio”. La notizia ha scosso profondamente la comunità di genitori milanesi perché sapere se si potrà portare i figli a scuola o no è essenziale per organizzarsi col lavoro. Durante la pandemia tra tele lavoro e l’appoggio di chi ha i nonni le famiglie se la sono cavata, ma quando le aziende riapriranno gli uffici? La stessa madre che ha posto la domanda, chiamiamola Lucia, ha replicato così al Comune: “Spero proprio che il Comune trovi soluzioni alternative, come l’utilizzo di altre strutture, perché ciò mette in seria difficoltà le famiglie. Se uno dei miei due bimbi non può andare al nido o alla materna io devo andare a lavorare per pagare una babysitter (e forse non basterebbe nemmeno il mio stipendio) oppure devo licenziarmi per stare con loro”. Forse in fondo aveva ragione il sindaco Giuseppe Sala quando diceva che lo smartworking non era vero lavoro: come può essere infatti che negli scorsi mesi nessuno si sia posto il problema? Le liste erano già pronte e di distanziamento si è parlato per parecchio tempo. Ora, in perfetto stile italico, l’Amministrazione pubblica farà una corsa contro il tempo per ottenere più posti possibili e poi in tanti si ritroveranno senza un posto per i figli anche se lo avevano già trovato. Per assurdo a quel punto l’unica speranza sarà di far parte dell’esercito di licenziati che si creerà nei prossimi mesi. Almeno si avrà il tempo per stare con la famiglia.