Venerdì sera la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani, un uomo di 38 anni e la sorella di 24 anni, per il reato di truffa aggravata, in concorso, con la tecnica cosiddetta della “truffa dello specchietto”.
Alle ore 20.00 di ieri sera, un Ispettore della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Bonola della Questura di Milano, libero dal servizio, mentre era in sosta con la propria vettura in via Novara, ha notato una vettura Toyota Yaris di colore nero in sosta lungo la strada, con a bordo due persone sui sedili anteriori ed altre su quelli posteriori. Il poliziotto insospettitosi per l’atteggiamento del conducente, si è posto in osservazione per capire cosa stesse accadendo. Dopo alcuni minuti, la Yaris improvvisamente si è messa in marcia suonando il clacson per alcune decine di metri, fino ad affiancare una Renault Koleos, giunta in via Via Chinotto angolo via delle Forze Armate.
Qui, i conducenti delle due auto hanno avuto un breve colloquio per poi raggiungere con le auto un’area di sosta, in via Primaticcio, sempre seguite a vista dall’Ispettore. A questo punto, il conducente della Yaris ha fatto scendere dall’auto l’occupante della Renault, un cittadino italiano di 75, e gli ha mostrato lo specchietto retrovisore esterno sinistro della propria auto, danneggiato, sostenendo che il danno sarebbe stato provocato dal precedente impatto con la sua Renault. Il truffatore ha chiesto pertanto che gli venisse pagato immediatamente il danno per non ricorrere alle assicurazioni, riuscendo a carpire all’anziano al somma di 150 euro.
Una volta intascato il denaro, il truffatore si è rimesso immediatamente alla guida della sua auto e ha consegnato il denaro alla sorella seduta sul sedile posteriore la quale ha nascosto le banconote all’interno della propria maglietta: il tutto sempre sotto lo sguardo dell’Ispettore di Polizia appostato poco distante.
Il truffatore, tuttavia, si è accorto di essere stato scoperto dall’Ispettore il quale ha iniziato a inseguirlo a bordo dell’auto, mantenendosi in stretto contatto con la Centrale Operativa della Questura, che nel frattempo stava inviando i rinforzi. Ha così tentato di allontanarsi a bordo dell’auto, terminando la propria fuga in via Novara all’altezza del civico 120, grazie anche all’intervento dei colleghi della Volante del Commissariato Bonola giunta in ausilio.
All’interno della vettura, oltre ai due fratelli truffatori, erano presenti anche la figlia minore della donna di appena 4 anni, l’anziana madre dei due e un ragazzo 15enne, estranei ai fatti. A seguito dei controlli, gli agenti del Commissariato Bonola hanno anche sorpreso la sorella del truffatore mentre tentava di spostare nel proprio portafogli due mazzi di banconote che aveva addosso. Il fratello è risultato anche sprovvisto di patente di guida.
I poliziotti hanno così sequestrato il denaro sottratto all’anziano, vittima della truffa, e le altre banconote in possesso dei truffatori, per un totale di circa 1700 euro, verosimilmente provento di altri fatti analoghi e, con l’ausilio della Polizia Locale, è stato eseguito il fermo amministrativo della vettura.
I due fratelli sono stati arrestati per truffa aggravata in concorso e, per aver minacciato i poliziotti, il truffatore è stato anche indagato in stato di libertà per minacce a Pubblico Ufficiale mentre il denaro, sottratto poco prima, è stato restituito alla vittima.