La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque rapinatori (per quattro di loro in carcere e per uno agli arresti domiciliari) responsabili di una violenta rapina commessa a Milano in corso Sempione il 28 maggio dello scorso anno, in danno di un commerciante di gioielli e preziosi di origini indiane e di due suoi collaboratori che ha fruttato complessivamente più di 50.000 euro.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Milano, hanno consentito di ricostruire l’esistenza e operatività di un gruppo criminale strutturatosi per organizzare e consumare una rapina in danno di un rappresentante di gioielli di origine indiana che avrebbe trascorso alcuni giorni a Milano in compagnia dei suoi collaboratori.
Nell’occasione i rapinatori sono giunti nella primissima mattinata presso l’appartamento dove soggiornava il rappresentante di gioielli, indossando uniformi d’ordinanza e pettorine della Polizia di Stato e simulando un controllo di polizia; dopo essersi introdotti nell’appartamento armati di pistola, hanno legato con fascette da elettricista e del nastro adesivo le vittime, colpendo il rappresentante alla testa con un pugno e dopo essersi impossessati dei gioielli, di orologi e denaro contante, sono fuggiti a bordo di un furgone rubato.
D.D., nato a Corsico nel ‘60, figura storica nel panorama criminale milanese degli anni ’80/’90, aveva messo a disposizione del gruppo criminale la sua esperienza di rapinatore assumendo la “direzione operativa” del colpo;
S.M., nato a Milano nel ’57, braccio destro di D.D., lo affianca nelle fasi prodromiche alla rapine e condivide con lui altri progetti criminali;
F.F., nato a Milano nel ’55, figura storicamente inserita nel mercato illecito del commercio di preziosi e già emersa in importanti attività di indagine su rapine ai danni di gioiellerie; è la figura che ha pianificato la rapina acquisendo informazioni sulla vittima da rapinare rigirandole agli esecutori materiali;
S.U., nato a Napoli nel ‘66 e N.S. (arresti domiciliari), nato a Milano nel ’48, in qualità di esecutori materiali, assoldati per consumare la rapina indossando divisa e pettorina della Polizia.