Ieri mattina, dopo quasi quattro giorni di occupazione abusiva, le Forze dell’Ordine hanno sgomberato l’ex asilo di via Verro, in zona Ripamonti. Un’azione che gli è valsa i ringraziamenti dei rappresentanti del centrodestra milanese.
“Dopo un weekend di bisboccia con musica ad alto volume fino all’alba, ragazzetti che vomitavano per strada, rivoluzionari da salotto che facevano i bisogni nel parchetto di fianco all’ex-asilo occupato, addirittura sesso tra i cespugli, lo Stato dà un forte segnale di presenza – ha commentato il Consigliere Comunale di forza Italia Alessandro De Chirico – Bravi anche i cittadini del quartiere che non si sono fatti abbindolare da volantini che richiamavano i valori dell’uguaglianza sociale e il vecchio e ritrito slogan di riappropriarsi degli spazi d’assegnare alla collettività, o ai collettivi che poi intavolano business tax free. Lo sgombero in corso è sicuramente una buona notizia che però non deve far abbassare la guardia. Per questo auspico che l’Amministrazione comunale, con l’assessore Maran in testa, inizi un confronto con la proprietà dello stabile per evitare che lo stesso sia preda di degrado e incuria. – concludendo – Il recupero degli edifici dismessi è uno dei capisaldi del PGT, ma a distanza di quasi un anno non mi pare che si siano fatti grandi passi avanti. Sicuramente il lockdown non ha aiutato, ma dato il momento sarebbe opportuno dare nuovo slancio all’edilizia privata”.
“Proprio ieri pomeriggio avevamo effettuato un sopralluogo, testimoniando il degrado cominciato sabato con un festino a base di musica, assembramenti e comportamenti incivili”, hanno invece commentato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, e il capogruppo di Fdi al Municipio 5, Carlo Serini, concludendo, “Anche questa volta dal sindaco Sala e dalla sua giunta non è arrivata una sola parola per condannare il gesto o per tranquillizzare i cittadini. Un’ennesima dimostrazione di quanto la città necessiti di un immediato cambiamento, che metta nuovamente in primo piano sicurezza e legalità”.