Le coperture vaccinali: procedure necessarie. La persistenza dell’attuale situazione pandemica determinata dal virus SARS-CoV-2 rende necessario standardizzare procedure e strumenti che prevedano, oltre alle ordinarie attività̀ di diagnosi e cura che abbiamo continuato ad assicurare con nuove modalità̀ organizzative, il potenziamento dell’attività̀ preventiva in generale e, in primo luogo, dell’attività̀ vaccinale in un contesto di sicurezza per operatori sanitari e pazienti. La pandemia da virus SARS-CoV-2 ha profondamente cambiato, in tempi rapidissimi, lo scenario assistenziale del Territorio Nazionale ed ha richiesto ai Medici di Medicina Generale (MMG), noti anche come Medici di Famiglia o Medici di Base o Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Libera Scelta (PLS) di determinare una veloce revisione della propria operatività̀, dell’assetto organizzativo e degli strumenti utilizzati. Ognuno per le proprie competenze:
• la visita di carattere generale, ambulatoriale e domiciliare, anche con carattere d’urgenza;
• le prestazioni di particolare impegno professionale (medicazioni, iniezioni endovenose, vaccinazioni, fleboclisi etc.);
• la prescrizione di farmaci;
• la richiesta di visite specialistiche e proposte di ricovero ospedaliero;
• le certificazioni per incapacità temporanea al lavoro per malattia;
• le certificazioni per la riammissione alla scuola dell’obbligo, agli asili nido, alla scuola materna e alle scuole secondarie superiori;
• le certificazioni di idoneità all’attività sportiva, non agonistica, nell’ambito scolastico a seguito di specifica richiesta scritta della Scuola.
L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta all’infezione da virus influenzali che si manifesta con febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse e secrezioni nasali abbondanti. È una malattia stagionale che rappresenta un problema di salute da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio.
È importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ci sono alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa, nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile, per non contagiare le persone con cui si potrebbe venire in contatto. Con l’emergenza la pratica vaccinale ha subito un forte rallentamento, con evidenti disomogeneità̀ non solo tra Regioni, ma anche tra Aziende Sanitarie della stessa Regione. Ed in alcune realtà̀ i centri vaccinali sono stati chiusi totalmente e in altre sono state effettuate, solo parzialmente, le vaccinazioni per l’età̀ pediatrica. Lo scenario che oggi si presenta, visto il contesto epidemiologico, è caratterizzato dalla necessità di evitare che si aggiungano all’emergenza COVID-19 i danni generati da altre epidemie e che tutte le forme, caratterizzate da una sintomatologia meritevole di diagnosi differenziale con il coronavirus, vengano prevenute a monte. S’impone, peraltro, allo stato attuale una maggiore e più̀ approfondita riflessione sulle strategie da utilizzare ed appare indispensabile individuare strumenti, tempi, metodologie applicabili all’ambiente sanitario tenendo conto delle peculiari caratteristiche organizzative (medico singolo, medico in associazione, medici riuniti piccoli gruppi, presenza o meno di personale di studio e l’operatore socio-sanitario) presenti in varia misura nelle diverse realtà̀ regionali.
Massimo Blandini
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