Vigili spacciatori: la Procura apre un’inchiesta. Secondo quanto ricostruito da un clamoroso servizio de “Le Iene” andato in onda nei giorni scorsi, alcuni vigili erano in combutta con gli spacciatori. Hanno cioè tentato di convincere un pusher, già condannato a 6 anni di carcere, per spartirsi con lui droga e soldi sequestrati al altri spacciatori. Il fascicolo di indagine è stato affidato a un magistrato del dipartimento anticorruzione e reati contro la pubblica amministrazione diretto dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. L’aspetto più da telefilm anni ’80/’90 è che si tratta di vigili appartenenti al nucleo antidroga. Secondo la ricostruzione del programma di Mediaset, un ex spacciatore avrebbe rivelato di essere stato contattato all’uscita dal carcere da due ‘ghisa’ del nucleo antidroga della Polizia Locale che gli avrebbero proposto di segnalargli qualcuno che spacciava grandi quantità di stupefacenti per arrestarlo e intascare così parte della droga e dei soldi da porre sotto sequestro. Come contropartita il pusher “complice” degli agenti avrebbe ottenuto una ricompensa in denaro. Così è scattata la “trappola” delle “Iene” che avrebbero organizzato una finta consegna di droga e incastrare i ghisa infedeli. Se le indagini che saranno condotte dai vigili e dalla squadra Mobile della Questura confermeranno le accuse, forse il caso troverà spazio e sarà d’impulso per capire quale sia la vera situazione della polizia locale di Milano sotto questo comandante, già coinvolto in maniera poco chiara in un incidente occorso alla figlia di due notissimi magistrati e costato la vita a una persona. Sarebbe un altro caso imbarazzante, anche se più in stile da Miami Vice che Law and Order. Palazzo Marino intanto scarica preventivamentei vigili coinvolti:
”L’Amministrazione, alla luce di quanto accaduto alcuni giorni fa e riportato dal servizio de Le Iene “Milano, accordi economici degli agenti con i complici sulla droga?”, sta attuando i primi provvedimenti di trasferimento per gli agenti che sarebbero coinvolti nei fatti raccontati nel servizio. Eventuali ulteriori misure saranno valutate all’esito delle indagini, per le quali l’Amministrazione e il Comando della Polizia locale di Milano sono già a disposizione dell’Autorità giudiziaria che sta effettuando gli accertamenti sui fatti e le responsabilità”.