- Alitalia Sai: assolti Mustier, Cortesi e Laghi. Dalle ultime carte che girano in tribunale, emerge infatti che dai procedimenti in corso per il crac della compagnia aerea escono sia l’ad di Unicredit che i professori Alessandro Cortesi ed Enrico Laghi. Verranno invece con tutta probabilità rinviati a giudizio altri della lunga lista di indagati eccellenti tra cui spiccano nomi come quello di Luca Cordero di Montezemolo. Le accuse sono, semplifichiamo, di aver truccato i bilanci per ottenere profitti da una compagnia tecnicamente fallita. Spiccava tra gli esempi portati proprio a carico di Montezemolo e altri l’esborso di 600mila euro per spese di catering. E una plusvalenza ottenuta tra il 2015 e il 2016 da 39 milioni di euro che sarebbe stata ottenuta con trucchi contabili, ma che avrebbe permesso di far risultare in attivo i conti della società.
Su Alitalia Sai: assolti Mustier, Cortesi e Laghi, ma per altri il processo andrà avanti. Così come procederà l’infinito decadimento di Alitalia, una compagnia fallita da vent’anni, ma che viene tenuta in vita artificialmente da massicce iniezioni di soldi pubblici. Una volta perchè si vogliono evitare i licenziamenti, una volta per salvare la “compagnia di bandiera”. Un errore dal punto di vista economico e politico, ma con solidi sostenitori che si tramandano nei decenni. Solo gli ultimi governi hanno stanziato un altro miliardo di euro per tenere in piedi una compagnia che ha smesso di camminare molto tempo fa. Proprio pochi giorni fa è stata prorogata la cassa integrazione per i 7mila dipendenti della compagnia fino al 23 settembre 2021. La nuova cassa, che interesserà dipendenti di Alitalia e Cityliner, scatta per 6.828 lavoratori. Restano dunque invariati i numeri chiesti dell’azienda all’avvio della procedura per la nuova cigs. La nuova cassa riguarda complessivamente 6.622 dipendenti di Alitalia Sai e altri 206 di Cityliner. Nello specifico, per Alitalia l’ammortizzatore interessa 3.339 lavoratori del personale di volo (458 comandanti, 566 piloti, 2.315 dipendenti del personale navigante di cabina) e 3.283 dipendenti di terra. Per Cityliner, invece, la cigs riguarda 204 naviganti (41 comandanti, 58 piloti e 105 assistenti di volo) e 2 dipendenti del personale di terra. La decisione del commissario di chiedere una nuova proroga della cassa è stata presa perché, con il “protrarsi dell’emergenza Covid 19 – si spiegava nella comunicazione di avvio della procedura – la società si trova ancora oggi nella necessità di proseguire nel percorso di cigs connesso alla gestione commissariale, con le modalità estese da ultimo condivise con le parti sociali, persistendo, oltre alle problematiche fisiologiche che hanno portato alla gestione commissariale, condizioni di difficoltà eccezionali e non prevedibili connesse all’attività aziendale”.