Il messaggio dell’IDI per la giornata dei diritti umani. L’IDI – Istituto Diplomatico Internazionale, organismo non governativo accreditato presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) con status special, opera nel settore della cooperazione internazionale per lo sviluppo umano sostenibile, in ossequio della Carta delle Nazioni Unite. L’attività viene svolta nel rispetto delle diverse culture, della tolleranza, della non discriminazione e attraverso lo studio e l’analisi dei documenti delle principali organizzazioni internazionali, in particolare coinvolgendo i giovani nella difesa dei valori della democrazia e della tutela dei diritti civili. L’Istituto Diplomatico Internazionale offre numerose opportunità formative, con corsi di perfezionamento e approfondimento indirizzati tanto a neolaureati quanto a professionisti che intendono accrescere e arricchire la propria preparazione. Tutte le attività si svolgono in collaborazione con prestigiose Istituzioni accademiche e formative, nazionali ed internazionali.
Il messaggio del presidente di IDI Istituto Diplomatico Internazionale
“E’ pandemia anche per i diritti umani”. Lo afferma Paolo Giordani, presidente dell’Istituto Diplomatico Internazionale, in occasione della giornata mondiale dei diritti umani che si celebra oggi, 10 dicembre. “La malattia da Covid-19 – spiega – ha evidenziato non solo la vulnerabilità dei sistemi sanitari e delle economie, accrescendo le diseguaglianze tra aree più e meno avanzate del pianeta e tra gli individui all’interno della stessa società, ma anche i limiti del sistema di garanzie a presidio delle libertà personali. Si tratta – sottolinea il presidente dell’IDI – di una sfida senza precedenti al modus vivendi cui eravamo abituati. Nella ”Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” possiamo cercare e trovare ispirazione per dare la migliore risposta”.
Avv. Giordani, possiamo approfondire con lei questi concetti?
“C’è qualcosa che ci accomuna tutti al di là del sesso, del colore, della razza, della religione, della cultura, della lingua, delle opinioni politiche o dell’estrazione sociale: sono i nostri diritti in quanto esseri umani. Se – come scrive un grande storico tedesco, Gerhard Oestreich “la tutela dell’uomo da ogni potere arbitrario costituisce un problema decisivo del nostro tempo”, lo dobbiamo in gran parte alla “Dichiarazione universale dei diritti umani”, adottata dall’assemblea generale dell’ONU il 10 dicembre 1948, dopo la guerra più devastante che l’umanità abbia mai veduto. La Dichiarazione è la pietra miliare di un percorso lunghissimo, che, si può dire, coincide con lo sviluppo della nostra civiltà. Tutelare i diritti significa promuovere l’eguaglianza, e quindi la pace e lo sviluppo”.
Un cammino che la pandemia ha ostacolato, se non interrotto…“Il tema scelto per quest’anno, sferzato dalla pandemia da Covid-19, ci impegna in modo ancora più determinato” conclude Paolo Giordani. “Infatti esso è: “Recover Better – Stand Up for Human Rights” – Ricostruire meglio – In Piedi per i Diritti Umani” ossia rinnovato slancio e rafforzato entusiasmo per ricostruire tutti insieme una società e un’economia che davvero rispettano e tutelano di più la dignità e i diritti dell’uomo sanciti quel 10 dicembre di 72 anni fa. È maggiore sforzo per mettere fine alle discriminazioni, aggredire le ineguaglianze, incoraggiare la partecipazione, promuovere lo sviluppo etico e sostenibile. Dobbiamo avere il coraggio di dire che ciò non è compito solo dei Governi, o delle Istituzioni, ma di tutti gli uomini di buona volontà. Ogni buona azione in tal senso ci farà “Ricostruire meglio” e ci troverà ancora una volta “In Piedi per i Diritti Umani”.
10 dicembre 2020
La Giornata è uno degli eventi di punta nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite a New York ed è caratterizzata da conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali come mostre o concerti riguardanti l’argomento dei diritti umani. Inoltre, in questa giornata vengono tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti come il quinquennale premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York, e il premio Nobel per la pace ad Oslo: purtroppo a causa della pandemia, quest’anno il Comitato sta pianificando “una cerimonia di premiazione digitale in cui saranno consegnati medaglia e diploma. La speranza è che la conferenza al municipio di Oslo possa svolgersi l’anno prossimo”.
Storytellers for Peace Logo
Particolarmente gradita dal pubblico più giovane l’iniziativa di diffondere video mirati all’evento, facilmente reperibili su Youtube. Dopo Se di Rudyard Kipling e Imagine, ecco un nuovo video degli Storytellers for Peace (Narratori per la Pace). Nove narratori provenienti da tutto il mondo raccontano le loro storie sui diritti umani (con sottotitoli in italiano e inglese): IDI Istituto Diplomatico Internazionale favorisce il dialogo tra gli Stati, i popoli e le comunità, promuove lo sviluppo sostenibile, opera per la tutela dei diritti umani e civili e per ridurre le diseguaglianze tra le persone. La cosiddetta “diplomazia informale” può efficacemente affiancare quella ufficiale nella risoluzione dei problemi. L’Istituto Diplomatico Internazionale ha tra i propri scopi la promozione del dialogo a tutti i livelli e quindi si caratterizza, ove se ne presenti la necessità, come un vero e proprio “forum” per confronti informali, secondo criteri di trasparenza e nel rispetto dei principi-guida del diritto internazionale.