Varato un provvedimento straordinario per riparametrare su base giornaliera, per il solo anno 2020/2021, nei casi di mancata fruizione del servizio per quarantena, il contributo annuale corrisposto dalle famiglie a Milano Ristorazione per il servizio di refezione scolastica. In questo modo, sarà possibile scomputare dalla quota assegnata sulla base dei requisiti Isee i periodi di mancata fruizione per chiusura temporanea della sezione dovuta a casi di positività al Covid-19.
La delibera approvata dalla Giunta conferma inoltre che verrà riparametrato, seguendo la medesima logica, il contributo corrisposto dalle famiglie che hanno iniziato a usufruire della mensa il 28 settembre, in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, per via della decisione di alcuni istituti di posticipare l’avvio del servizio.
“Prosegue l’impegno del Comune e di Milano Ristorazione per andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo periodo particolarmente complesso – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti –. Un adeguamento che ha comportato uno sforzo importante degli uffici dell’Assessorato e di Milano Ristorazione, ma che riteniamo doveroso perché consapevoli dei tanti sacrifici che le mamme e i papà stanno affrontando in questi mesi”.
L’Amministrazione comunale e Milano Ristorazione hanno lavorato intensamente per garantire la ripartenza in sicurezza della refezione scolastica già dal primo giorno di scuola, concordando con ciascun istituto soluzioni personalizzate e adeguate agli spazi e ai numeri di ogni edificio.
Il Comune, pur in presenza di costi straordinari dovuti all’emergenza sanitaria in corso, ha inoltre mantenuto immutato il contributo forfettario richiesto alle famiglie che copre solo parzialmente – per circa il 50% – il costo effettivo del servizio di Milano Ristorazione, che fornisce in media oltre 87mila pasti al giorno, per un totale di quasi 15 milioni di pranzi all’anno.
In questi giorni Milano Ristorazione ha provveduto all’emissione dei bollettini di pagamento – la cui scadenza è stata prorogata al 31 dicembre – per un importo pari al 75% della quota di contribuzione assegnata in base al reddito familiare. Il saldo verrà comunicato successivamente e riporterà il conguaglio al netto degli sconti calcolati per la mancata fruizione del servizio, tenendo in considerazione i provvedimenti amministrativi disposti dal Comune.