“Crediamo che il bonus al 110% rappresenti una linea strategica per lo sviluppo ambientale del comparto edilizio, nonché una leva fondamentale per la ripresa economica. Proprio per questo riteniamo indispensabile tagliare alcuni aspetti burocratici che rischiano di ammazzarlo. In questo senso c’è un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 proposto da ANCI che semplifica le procedure e che è indispensabile venga approvato se non si vuole far morire le pratiche nelle lungaggini della ricerca di documentazione. L’iter autorizzativo richiesto, infatti, prevede ricerche di documenti che negli archivi di tutte le grandi città italiane impiegano tra i 6 e 12 mesi per essere integralmente reperiti, mettendo quindi a rischio quegli investimenti.
Questo significa concentrare integralmente il lavoro degli archivi dell’edilizia delle città su queste pratiche, bloccando di fatto tutta l’attività ordinaria che è altrettanto decisiva per la ripresa economica del nostro Paese.
Tagliare la burocrazia, con l’emendamento proposto da ANCI, è la salvezza del bonus 110%: ne consente la reale attuazione e permette il prosieguo del resto delle attività edilizie. Non approvare l’emendamento significherebbe implicitamente dire che l’obiettivo è ridurre le possibilità di portare a buon fine progetti di efficienza energetica, perché molti rimarrebbero impigliati nelle maglie della burocrazia”.
È l’appello al Governo lanciato dall’assessore all’Urbanistica di Milano Pierfrancesco Maran insieme ad Assimpredil ANCE, Ordine degli architetti di Milano e Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e MiLoMB.
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