Appena ha capito che la traballante poltrona dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera, era prossima a cadere, l’Europarlamentare ed ex Assessore Milanese Pierfrancesco Majorino, da sempre uno dei più attivi oppositori della Giunta Regionale Lombarda a guida Leghista, ha immediatamente cambiato bersagli. Lo ha fatto prima dai microfoni di Radio Popolare definendo Gallera un “capro espiatorio”, la cui sostituzione arriverebbe “fuori tempo massimo”, per poi concentrare la propria azione su Fontana e Salvini, definiti “i principali responsabili politici dello sfascio di questi mesi”, cui si potrebbe porre rimedio attraverso due sole soluzioni: “dimissioni in blocco della Giunta o Commissariamento”. Majorino ha poi rincarato la dose scrivendo sulla propria pagina Facebook: “Se Fontana non riesce a distribuire il vaccino anticovid è indispensabile che intervenga il governo, scavalcandolo”.
Richieste già più volte avanzate dall’Europarlamentare del PD, che in questa occasione sono stati recepite anche a Roma, tanto che nel pomeriggio il viceministro dell’Economia del PD Antonio Misiani ha scritto. “Se la Regione a guida leghista – che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale – non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus, è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi”, aggiungendo che “la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito”.
Un risvolto preoccupante per quelli che a Palazzo Lombardia e in via Bellerio speravano che, per fare cessare l’attacco ciconcentrico della sinistra, non servisse reagire di conseguenza, ma bastasse sacrificare un gallo e offrire una consulenza a un ex senatrice di Margherita e Pd-Ulivo.