Caro Istituto Porta, viva i capelli blu. Non esiste un altro modo di dirlo perché la decisione di prendersela con un ragazzo per i capelli blu sta scatenando delle comprensibili polemiche. Può essere che nel 2021 ancora i ragazzi non possano portare i capelli come preferiscono? Invece no, la presidenza ha preferito sottoporre il giovane a un surreale teatrino emerso dagli anni ’60 del Novecento. In un momento del genere i ragazzi dovrebbero essere ancora più tranquilli almeno di potersi colorare i capelli, meglio uno sfogo così che essere accoltellati a 17 anni come il giovane nei dintorni di Latina. Per questo diciamo caro Istituto Porta, viva i capelli blu: in questi tempi colorarsi i capelli è quasi normale, un gesto di rivoluzione paragonabile a non lavarsi i denti prima di andare a letto. Non il motivo di un provvedimento disciplinare a scuola. Tra l’altro a sentire i professori il Porta ha tutt’altri problemi al momento: una docente in particolare ha intrapreso una battaglia durissima contro la preside perché sostiene che le misure anti Covid siano state rispettate poco e male. Accuse respinte dalla dirigente, ma la professoressa di matematica non molla soprattutto adesso che arrivano le varianti. Quindi forse era meglio potenziare il dispositivo per la sicurezza di docenti e ragazzi invece che occuparsi di capelli. D’altronde l’istituto è una scuola, non un parrucchiere dove discutere delle acconciature.