Campagna vaccinale speciale per cercare di arrestare la terza ondata. Perché la situazione sta sfuggendo di mano un’altra volta: i contagi sono in aumento, soprattutto nelle province come Brescia. Tra Brescia e Bergamo come ha detto un esponente politico locale il virus di fatto non se ne è mai andato, il territorio non è mai uscito dalla situazione di emergenza. Al massimo si sono abbassati gli indici, ma non c’è mai stato un vero momento da zona gialla. E ora si rischia di ripartire pesantemente con un’altra ondata, motivo per il quale l’assessore Letizia Moratti ha varato una campagna vaccinale speciale per cercare di arrestare la terza ondata. L’idea è di concentrare tanto su Bollate quanto sulle province più in crisi una più massiccia vaccinazione di massa. Potrebbe essere il primo passo di quei tentativi di non rincorrere solo l’epidemia, ma di combatterla prevenendo le fiammate del virus e delle sue varianti. Un passaggio necessario dopo un anno di soluzioni improvvisate e di pezze messe come capitava. Per riaprire tutto non basteranno i vaccini, ci vorrà capacità di organizzazione, perché il virus resterà per anni. E le vaccinazioni diventeranno stabili come quelle per l’influenza o altri “malanni stagionali”. Dunque bisogna avere un sistema flessibile nelle cure, non veloce a imporre lockdown, perchè quella è la soluzione facile: basta un pezzo di carta. Ma da chi governa una delle principali nazioni del mondo è doveroso aspettarsi di più. L’idea di Moratti potrebbe essere proprio il primo passo in questa direzione. Nelle prossime settimane i fatti lo confermeranno o smentiranno.