Il caso “tramezzino” è stato discusso in commissione congiunta Educazione e Partecipate di Palazzo Marino: in audizione l’assessore all’Educazione Laura Galimberti e Fabrizio De Fabritiis, amministratore unico di Milano Ristorazione, che hanno chiarito quanto accaduto il 12 e 13 novembre scorsi nelle scuole milanesi quando, a causa di assemblee sindacali dei lavoratori di Miri, al posto del tradizionale pasto sono stati distribuiti i tramezzini.
Per l’assessore Galimberti “si è trattato di un incidente, l’azienda ha pensato di alleviare i disagi delle famiglie ma il risultato è stato l’esatto contrario. La qualità del tramezzino a un primo esame era conforme, l’obiettivo del gradimento purtroppo non è stato centrato. La soluzione immaginata da Milano Ristorazione è stata la più semplice: un tramezzino al formaggio e pomodori. Alla fine da nostre verifiche lo spreco, cioè i tramezzini non mangiati, è stato del 20 per cento su una fornitura di 65000 tramezzini: non si deve giudicare un’intera giornata da qualche foto postate su social e soprattutto non ci sono stati casi di bambini che si sono sentiti male o altri accaduti sanitari. Sul tema della qualità – ha proseguito l’assessore – lavoreremo perchè bisognerà trovare un pasto d’emergenza che vada bene per tutti. Tante famiglie hanno chiesto il rimborso del pasto ma questo non è possibile perché i pasti sono distribuiti in formula di abbonamento mensile. L’amministrazione comunale ha chiesto a Milano Ristorazione una sorta di risarcimento simbolico per il ‘danno d’immagine’ e Miri ha deciso di donare 65mila euro in buoni libri o per acquisto materiali per le scuole milanesi. Si tratta di una cifra pari a quanto ha speso Milano Ristorazione per i tramezzini, detratte le spese per il personale che ha trasportato i tramezzini alle scuole. In ogni caso – ha concluso Galimberti – Milano Ristorazione offre un servizio di qualità alle scuole milanesi e abbiamo fiducia nell’azienda“.
Fabrizio De Fabritiis, amministratore unico di Milano Ristorazione, ha spiegato che “sino a oggi avevamo previsto un pasto emergenza solo per nidi. Abbiamo ricevuto la comunicazione dell’assemblea sindacale il 31 ottobre e la soluzione dei tramezzini ci è parsa la più adeguata. Abbiamo distribuito poco più 70mila tramezzini investendo 65mila euro e abbiamo scelto un’azienda leader del mercato. Qualche problema c’è stato, ad esempio nel mantenimento della temperatura di conservazione. E’ giusto riconoscere i propri errori, se ci son stati, e ora è anche giusto predisporre un menù d’emergenza da servire in occasioni come quelle accadute pochi giorni fa. Il tutto – ha concluso De Fabritiis – dovrà avvenire in accordo con commissioni mensa e sindacati. Ci lavoriamo il prima possibile.”
Il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, ha chiesto inoltre che “si al pasto da casa in caso di scioperi emergenze”, oltre a “rimborsare alle famiglie 4.23 euro, corrispettivo pagato da Comune per ogni pasto, a bambino scalabili dalle prossime rette trimestrali. In questo modo fughiamo il sospetto che Miri abbia pensato tramezzino per non perdere incasso giornata. Chiediamo di non pagare il conto dei tramezzini che ammonta a 65mila euro e di consultare prima di tutto i genitori delle Commissioni mensa”.