Una domanda aleggia nella mente dei cittadini di via Saint Bon, che vedono restringersi la carreggiata davanti all’ospedale militare: siamo sicuri che l’ennesima ciclofollia green non metterà a rischio la campagna vaccinale?
Ce ne parla il Consigliere di Municipio 7 Franco Vassallo:
“Il polo ospedaliero militare di via Saint Bon 7 è una eccellenza come efficienza, efficacia e come presidio nella lotta al Covid. Purtroppo, tutte queste caratteristiche si fermano al cancello. Non è certo colpa loro, naturalmente. Oltre il cancello dovrebbe intervenire il Comune. Andiamo in contro ad un periodo di qualche mese in cui sarà vitale ottenere alcuni obiettivi importanti: facilitare l’accesso, evitare gli assembramenti e consentire un veloce deflusso delle persone vaccinate.
Queste esigenze sono vitali perché si riesca a mantenere un ritmo alto di vaccinazioni. È chiaro, poi, che l’accesso andrà gestito pensando anche (ma non solo) all’alto tasso di accesso di anziani che nelle prime fasi servirà vaccinare. Ottimo. Pensate che questa esigenza interessi qualcosa a Palazzo Marino. Io spero di sì. I lavori per la viabilità mi paiono però andare in direzione ostinata e contraria.
La pista ciclabile ha ridotto la carreggiata, eliminato i parcheggi ed aumentato le criticità. Questo, di conseguenza, rende usare la macchina (ad oggi il veicolo più sicuro per portare gli anziani a vaccinarsi) un incubo. Nelle vie adiacenti ci sono i parcheggi. A pagamento. Lasciate che mi soffermi su questo. Non stiamo parlando di cifre astronomiche, d’accordo. Ma è il principio. In questo momento costava tanto lasciarli gratuiti, come erano prima, per i pazienti?
Costava molto, in definitiva, fermare l’operazione ideologica dell’ennesima pista ciclabile per consentire alla campagna vaccinale di procedere? Da questa epidemia, ce lo ripetono ogni giorno, usciremo solo grazie al vaccino. Che, per Sala e compagni, viene dopo la mobilità verde. Molto dopo. Ecco, ricordiamocene tutti dopo che si sarà lamentato della Regione. Nessuno è perfetto, ma alcuni amministratori almeno mettono l’Uomo prima dell’Ecologia. Lui, a tutta evidenza, non è tra quelli.”