Buenos Aires, disabile discriminata nel negozio Fastweb

Buenos Aires, disabile discriminata nel negozio Fastweb. A raccontare l’increscioso episodio è la donna stessa: “Questa mattina mi sono recata presso il centro Fastweb di Milano in Corso Buenos Aires, 14 con la mia accompagnatrice (sono nata con una #sordità bilaterale di entità gravissima) – ha spiegato Ilaria – Giunto il mio turno, ho cercato di spiegare allo steward che avrei necessitato della presenza della mia accompagnatrice (con tanto di certificato della L. 104 alla mano), in quanto, causa mascherine, non sarei riuscita a leggere il labiale. Quest’ultimo e la dipendente si sono rifiutati di ascoltarci e di venirci incontro, nonostante l’Ordinanza regionale (n. 714 del 04/03/2021, art. 1 punto 8) fosse dalla nostra parte. Mentre andavamo via amareggiate, lo steward mi derideva dicendo: “Se ti faccio due segni tu capisci lo stesso.” Oggi è stata forse la prima volta in cui mi sono vergognata di essere sorda, disabile. Il #Covid ha limitato in maniera esponenziale l’indipendenza che tanto mi ero guadagnata negli ultimi anni. Mi rendo perfettamente conto di ciò che stanno vivendo i commercianti in questo periodo. Tuttavia, ciò non giustifica assolutamente la #discriminazione, soprattutto da parte di un’azienda come Fastweb molto attenta alla Diversity & Inclusion. Spero che i diretti interessati leggano questo post e provvedano ad intervenire con le giuste misure”. Una scena inconcepibile nel 2021 e che infatti ha subito raccolto le scuse dell’azienda: “Chiunque lavori in prima linea nel contatto con i clienti – al call center, in un negozio, nelle relazioni di ogni ordine e grado – rappresenta Fastweb e i suoi valori. Uno di questi valori è il “care”: il nostro impegno costante a prenderci cura dei clienti, dei colleghi, dei partner, a favorire l’inclusione e costruire contesti in cui ognuno sia benvenuto, rispettato e supportato. Ieri qualcosa è andato molto storto. Le nostre policy COVID prevedono l’accesso in negozio di una persona per volta ma, nelle circostanze descritte dalla signora Ilaria Ettorre, consentire l’accesso con l’accompagnatore era assolutamente dovuto. C’è stato evidentemente un grave errore di interpretazione delle regole da parte di chi controllava gli ingressi al negozio, aggravato da commenti fuori luogo ed in conflitto con tutto quello in cui noi di Fastweb crediamo. Ma la responsabilità di un errore del genere è a tutti i livelli e ce la assumiamo pienamente. Per questo stiamo prendendo provvedimenti per essere sicuri che episodi come questo non si ripetano mai più. Non mi resta che chiedere scusa ad Ilaria, cosa che ho fatto già personalmente anche in privato, e assicurarle che faremo tesoro di qualunque feedback voglia darci per migliorare”.