Sala Venezia, uno dei luoghi di incontro e socialità di anziani e giovani più rappresentativi della storia e della cultura di Milano, rimarrà per almeno un altro anno affidata alla gestione attuale del Circolo combattenti e reduci. Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha incontrato in Prefettura, Questura e Demanio, con cui è stata trovata “una via perlomeno per allontanare il rischio di uno sfratto immediato. Per almeno 12 mesi Sala Venezia rimarrà affidata alla gestione attuale e in questo periodo lavoreremo insieme per trovare una soluzione definitiva che tuteli i diritti di tutti”, afferma il sindaco.
“Il Circolo, frequentato dagli anziani sin dal secondo dopoguerra, è diventato con l’arrivo di Antonio di Furia negli anni ’80, uno spazio di ritrovo e di incontro tra diverse generazioni – si legge in una petizione online su change.org firmata da quasi 16mila persone – Nonni e nipoti, famiglie, bambini, gruppi di amici, ma anche artisti e volti noti del panorama culturale italiano sono la colorata ‘famiglia’ della Sala Venezia: un luogo nato per far sorridere le persone, dove giocare a carte e a tombola, bere un caffè, pranzare e cenare in compagnia, e soprattutto ballare, dal liscio al boogie woogie, dal lindy hop ai balli di gruppo’. Per questo, ‘Milano non può perdere un luogo così prezioso per la città e i suoi abitanti.
Oggi, la risposta di Sala: “Una cosa che ho imparato in questi cinque anni da Sindaco è che è impossibile fare una classifica di importanza delle questioni cittadine da affrontare. Ovviamente ci sono temi che assumono la dimensione della drammaticità e su quelli ci devi essere, sempre. Salute, povertà, lavoro, istruzione, ambiente e altro ancora. Poi c’è la quotidianità con questioni su cui bisogna sapersi muovere con rapidità per dare risposte ai cittadini. E il destino di Sala Venezia ne è un esempio. Ho promesso che me ne sarei occupato – conclude – e così ho fatto.