Sala presenta la sua lista “olimpica”. Per il secondo mandato infatti Sala si ripropone uguale a sè stesso: era l’uomo Expo prima, vuole diventare l’uomo Olimpiadi ora. Così si candida al secondo mandato con un logo che riprende quello della manifestazione sportiva. “Il richiamo alle Olimpiadi c’è perché saranno alla fine del mandato del futuro sindaco, a febbraio del 2026”, ha spiegato. Si appropria così di un’identità in cui si trova meglio: quella di superman con un grande scopo da perseguire. Potrebbe passare cinque anni a ripetere: “Ci serve per le Olimpiadi” e tutte le discussioni cesserebbero. E poi indovina chi potrebbe essere proprio il commissario ideale nel 2026 o magari ministro dello Sport? Se riuscisse a passare da Commissario a Expo a sindaco per poi tornare Commissario, la sua carriera diventerebbe un esempio di palindromia istituzionale. Ma soprattutto libererebbe Sala dal peso di gestire veramente la città. Dopo Expo non aveva molto bisogno di farlo perché bisognava nascondere i risultati mancati, ma tutto procedeva da sè. Poi è arrivata la crisi e lui ha inanellato una serie di errori clamorosi. E adesso che i suoi migliori alleati politici lo hanno abbandonato (prima Majorino, poi altri) lui ci riprova con le nuove leve. Anche perché ha imparato che gente con le spalle larghe è meglio non averla vicina, altrimenti ti fa ombra (l’esempio di Majorino torna sempre buono). Sala ha poi aggiunto che spera “di essere rieletto e, se dovesse succedere, mi sentirei in dovere di formare la futura classe dirigente della città, per questo abbiamo scelto di avere una lista giovane. Una lista che non è improvvisata, non ci sono candidati acchiappavoti, i capolista erano con me anche nel 2016, sono persone con una storia di impegno”. In lista ci sono due assessori che arrivano dall’esperienza in giunta, Roberta Guaineri, allo Sport e Turismo, e Gabriele Rabaiotti, alle Politiche sociali e abitative. I capilista sono Martina Riva, che è stata candidata della lista civica di Sala anche nel 2016 ed è consigliera di Municipio , ed Emmanuel Conte, attuale consigliere comunale. In lista ci sono poi la capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano, l’ex presidente delle Acli di Milano, Monza e Brianza, Paolo Petracca, la consigliera comunale eletta nelle file della lista Sala Marzia Pontone e infine il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli. Tra i punti che guideranno questa lista c’è la città a 15 minuti. Cioè in teoria avere tutti i servizi possibili entro 15 minuti dalla propria abitazione. E’ l’idea di fare di tutta Milano via Brera, zona dove abita il sindaco e dove effettivamente è difficile non trovare un servizio vicino.