Per la settimana della moda sono coinvolte circa 19mila imprese milanesi e impiegati 128mila addetti, tra commercio, alloggio, ristorazione, cultura e divertimento. Lo fa sapere la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in un comunicato stampa. “La settimana della moda è un momento importante per l’attrattività della città dal punto di vista del business e turistico. Bisogna continuare a puntare sui grandi eventi e sulla qualità e la varietà dell’offerta. Un’occasione per apprezzare Milano anche come città d’arte, cultura e leisure. Un’opportunità per invitare a tornare e soggiornare più a lungo a Milano e in Lombarda per approfondire e sperimentare le diverse offerte”, ha dichiarato Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Coinvolti, in particolare, sono i settori shopping e ristorazione, crescono del +1,3% in un anno e del +9,5% in cinque anni a Milano e rappresentano il 71% delle imprese dell’indotto della città. Milano città pesa circa il 5% nazionale per addetti con 128 mila e circa il 20% per giro d’affari annuale (oltre 10 miliardi di euro su circa 60 miliardi). Sono 3 mila le attività di commercio al dettaglio: primi settori abbigliamento, tra vestiti e calzature (circa 1800 imprese e 400). Oltre 5 mila ristoranti e 5 mila bar. I servizi business e trasporti con oltre 3 mila imprese (17% del totale indotto cittadino, +0,7%). Coinvolti nella settimana della moda anche i servizi taxi e di noleggio autovetture (oltre 2 mila) e le imprese che organizzano convegni. L’alloggio vale il 5,5%: oltre mille gli alberghi e gli alloggi coinvolti in città (+2,8% in un anno, +44% in cinque). Ci sono infine oltre mille imprese in attività ricreative e di intrattenimento, 65 attività legate a biblioteche, archivi e musei. Le attività culturali e per il tempo libero, 6% del totale dell’indotto cittadino, sono cresciute del +1,3% in un anno, del +9% in cinque.