Caso Barbato: il Comune querela tutti. Il sindaco Sala sembra così confermare di non avere intenzione di parlare direttamente lui. Secondo una delibera di giunta infatti ha scelto di querelare tutti quelli che hanno parlato del caso Barbato. La seconda mossa dopo aver imposto a tutti i dipendenti comunali il silenzio totale, pena il licenziamento. Ecco il testo della delibera:
Premesso che:
– in data 2 aprile 2021, all’interno del programma televisivo “Le Iene”, in onda sul
canale Italia 1 – Mediaset, è stato trasmesso un servizio giornalistico intitolato
“Giochi di potere a Milano?”, basato sull’intervista a A.B., ex Comandante della
Polizia Locale di Milano, in merito alle proprie dimissioni e alla nomina del
successore.
Secondo l’intervistato e il giornalista, la nomina dell’attuale comandante del Corpo di
Polizia Locale di Milano è il risultato di un “grave scambio di favori” tra il Sindaco
di Milano e la Procura della Repubblica di Milano, per evitare al Sindaco la
prosecuzione di indagini giudiziarie a suo carico. Per ottenere tale risultato,
l’Amministrazione Comunale avrebbe accettato di attribuire l’incarico di
Comandante della Polizia Locale ad un dirigente della Polizia di Stato in servizio
presso la Procura della Repubblica, a danno dello stesso A.B., costretto a dimettersi.
Le affermazioni dell’intervistato e l’intero servizio giornalistico sono denigratori nei
confronti dell’Amministrazione Comunale di Milano, poiché l’unica tesi esposta nel
corso della trasmissione è basata su una ricostruzione artefatta, falsata e parziale
dell’intera vicenda, omettendo circostanze decisive e mistificando gli accadimenti,
con espressioni significative quali, fra le altre, “farvi gli affari vostri”, “cercare di
farmi passare da malandrino”, “si erano già messi d’accordo per mandarmi via” .
Anche il titolo del servizio discredita l’Amministrazione, poiché utilizza una
locuzione che insinua un grave dubbio circa il corretto perseguimento dell’interesse
pubblico da parte del Comune di Milano.
– Successivamente alla messa in onda del servizio televisivo de “Le Iene” in questione,
A.B. ha rilasciato un’intervista all’emittente radiofonica Radio Radicale, diffusa
nella serata del 6 aprile 2021, ribadendo la stessa versione dei fatti e sostenendo di
essere vittima di un complotto realizzato ai suoi danni dal Comune di Milano e dalla
Procura della Repubblica, a favore dell’attuale comandante della Polizia Locale.
A.B. ha rimarcato asseriti interventi in tal senso posti in essere da figure di vertice
dell’Amministrazione, con espressioni gravemente allusive e lesive della reputazione
del Comune e dei suoi organi, quali – a titolo esemplificativo e non esaustivo –
“hanno fatto di tutto per non farmi parlare” e “pastette” .
– In data 6 aprile 2021, è stato pubblicato sul quotidiano “Il Riformista”, in due pagine,
l’articolo “L’accordo illegale tra Procura e Sindaco Sala per sostituire il Capo dei
Vigili” – “Cacciate il Capo dei Vigili’. La Procura ordinò, Sala eseguì”, il cui titolo
e contenuto aderiscono in maniera acritica alla ricostruzione diffamatoria operata da
A.B., avvalorando congetture infondate e fornendo una capziosa ricostruzione della
vicenda.
– Il successivo 9 aprile 2021 su “Il Riformista”, è stato pubblicato il pezzo giornalistico
dal titolo “Testimoniò contro il Cav. Poi Ciacci fu promosso” recante il sottotitolo
La presente copia informatica, destinata unicamente alla pubblicazione sull’Albo Pretorio on Line, e’ conforme al documento originale ai sensi del D.Lgs. n.
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“Importante teste dell’accusa al processo Ruby, da capo della polizia giudiziaria del
Tribunale di Milano si diede molto da fare nelle indagini su Berlusconi. Ora è capo
dei vigili, ma per lui nessun concorso” in cui, ancora una volta, la nomina del nuovo
Comandante del Corpo di Polizia Locale viene ricostruita come frutto di illeciti
accordi e illegittime procedure, con grave discredito per il Comune di Milano.
– Le dichiarazioni diffamatorie di A.B. sono state riprese anche dal quotidiano “Libero”
che, in almeno tre articoli, ha riferito la vicenda con titoli e contenuti lesivi della
reputazione del Comune: “Caro Sala, sui vigili adesso sono Ciacci tuoi” (4.4.2021),
“Il pasticcio sulla Polizia Locale. La nomina del Capo dei Vigili finisce in Procura.
Nuovo esposto sull’incarico di comandante affidato nel 2017 all’esterno Ciacci,
senza bando pubblico né selezione” (7.4.2021), “Così la cricca dei vigili voleva
pilotare i concorsi” (11.4.2021).
In tali pezzi giornalistici, l’avvicendamento tra i due Comandanti è riferita con
locuzioni gravemente diffamatorie, per esempio: “qualcuno aveva deciso di farlo
fuori e lui fu costretto a dire addio al Comando”, “per quale motivo il Comune di
Milano avrebbe dovuto essere tenuto in balia dalla polizia di Stato o addirittura
dall’antimafia?” (11.4.2021).
– Infine, anche il quotidiano “La Verità”, nell’articolo del 13 aprile 2021 intitolato
“Nuova grana per Sala. Anac e pm bresciani esaminano la nomina del capo dei
vigili”, ha riferito in merito alla vicenda, con espressioni gravemente screditanti per il
Comune, quali “l’ex comandante dei vigili non era coinvolto, passava di lì, ma pagò
con la defenestrazione” e ”il sindaco Sala sembrava non aspettare altro”.
Dato atto che:
– il Gabinetto del Sindaco, in data 14.4.2021, ha chiesto che venga presentata denunciaquerela a tutela dell’Amministrazione con riferimento a tutti i fatti lesivi
dell’immagine e della reputazione dell’Ente.
Considerato che:
– la ricostruzione dei fatti fornita, sia da A.B. nell’intervista al programma “Le Iene”
nella puntata del 2 aprile 2021 e nella successiva intervista radiofonica a Radio
Radicale del 6 aprile 2021, sia dai giornalisti nei pezzi sopra richiamati, è gravemente
denigratoria nei confronti dell’Amministrazione Comunale, poiché si afferma che la
nomina del nuovo Comandante della Polizia Locale sarebbe stata oggetto dello
scambio di favori fra il Comune e la Procura della Repubblica.
– La rappresentazione fornita al pubblico è falsa e omette di dare conto di molteplici
circostanze, con congetture che gettano discredito sull’Amministrazione nel suo
complesso.
– Secondo un principio oramai consolidato in giurisprudenza, “le espressioni
denigratorie dirette nei confronti dei singoli appartenenti ad un’associazione od
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istituzione possono, al contempo, aggredire anche l’onorabilità dell’entità collettiva
cui essi appartengono, entità alla quale anche, conseguentemente, compete la
legittimazione ad assumere la qualità di soggetto passivo dei delitti contro l’onore. Ne
consegue che, quando l’offesa assume carattere diffusivo (nel senso che essa viene ad
incidere sulla considerazione di cui gode l’ente nella collettività), detto ente, al pari
dei singoli soggetti offesi, è legittimato alla presentazione della querela ed alla
successiva costituzione di parte civile” (Cass. Penale Sez. V., 14 gennaio 2002, n.
1188).
Ritenuto opportuno:
– a tutela dell’Amministrazione Comunale e della sua immagine che il Sindaco presenti
denuncia-querela nei confronti dei soggetti sin qui individuati, per i fatti e le
pubblicazioni suddette.
Atteso che:
– il patrocinio municipale è svolto da avvocati della Civica Avvocatura;
– le eventuali spese di lite dipendenti da sentenza o da altro titolo giudiziale esecutivo
saranno impegnate ai sensi di legge;
– il carattere meramente ipotetico di tali spese, allo stato indeterminabili sia nell’an
sia nel quantum, esenta dall’acquisizione del parere di regolarità contabile di cui
all’art. 49 del T.U. 18 agosto 2000 n. 267;
– l’imminente scadenza dei termini processuali rende necessaria la dichiarazione di
immediata eseguibilità.
Visto:
– il parere di regolarità tecnica rilasciato ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000 n.
267;
– l’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
– il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale;
– l’art. 43, comma 3, lettera d) dello Statuto.
Ritenuta la propria competenza, in forza del combinato disposto di cui agli artt. 47, 48 e
107 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267
DELIBERA
di proporre denuncia-querela per diffamazione ai danni dell’Amministrazione Comunale,
con riferimento: al servizio intitolato “Giochi di potere a Milano?” trasmesso nella
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puntata del 2 aprile 2021 del programma televisivo “Le Iene”; all’intervista radiofonica
rilasciata da A.B. all’emittente Radio Radicale, trasmessa il 6 aprile 2021; agli articoli
pubblicati rispettivamente su “Il Riformista” il 6 e il 9 aprile 2021, su “Libero” il 4, il 7
e l’11 aprile 2021, su “La Verità” il 13 aprile 2021.
Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
Firmato digitalmente da SALA GIUSEPPE, MANDARANO ANTONELLO, Maria Rosa Sala