Anva Confesercenti Lombardia: “Il decreto riaperture penalizza gli ambulanti”. «Dopo che il Governo ha pubblicamente riconosciuto il minor rischio delle attività all’aria aperta, confidavamo che la normativa anti-covid sarebbe stata rivista correggendo quelle restrizioni che hanno sinora inspiegabilmente danneggiato il commercio ambulante, impedendo da oltre un anno lo svolgimento di fiere e sagre del commercio su area pubblica, nonché limitando l’attività degli operatori non alimentari nei mercati in zona rossa». Così il portavoce di ANVA-Confesercenti Lombardia, “Franco” Francesco Sacco, commenta le norme del nuovo “Decreto Riaperture”, varato mercoledì sera dal Governo Draghi. «Fiere e sagre ambulanti devono ripartire non più tardi di Maggio» riprende Sacco «come la nostra Federazione di categoria ha già formalmente segnalato al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgietti, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, e al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro». «Pur confidando nel costante miglioramento del quadro epidemiologico per cui si è impegnato il Governo» conclude il Portavoce ANVA-Lombardia «chiediamo che sia riconosciuta in ogni caso la possibilità di operare da parte delle nostre attività – di tutte le merceologie – anche in zona rossa, essendo impensabile che eventuali recrudescenze del virus – anche solo locali – possano continuare a penalizzare inspiegabilmente proprio la nostra categoria d’imprese all’aria aperta».
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