Si è svolta ieri la cerimonia in memoria Sergio Ramelli (negli omonimi giardini in città Studi), militante 18enne dell’Msi aggredito il 13 marzo 1975 da un gruppo di Avanguardia operaia e morto il 29 aprile per le ferite riportate, cui ha partecipato il Sindaco Sala (anche quest’anno senza fascia tricolore) che ha deposto due corone di fiori e poi dichiarato “Io penso alle morti di Pedenovi, Ramelli e Calabresi: con tutti i limiti della nostra vita attuale e di questa società credo che siano momenti certamente migliori. I conflitti sociali che c’erano una volta erano più gravi. Il percorso di riconciliazione non sarà mai finito, però credo che del percorso sia stato fatto”, lo ha dichiarato il Sindaco Sala (anche quest’anno senza fascia tricolore) a margine della cerimonia.
Presenti anche il vicesindaco e Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, l’Assessore alla Mobilità Marco Granelli, il Senatore Ignazio la Russa (FdI), l’Onorevole Paola Frassinetti (FdI), l’Europarlamentare Carlo Fidanza (FdI), il Consigliere Regionale Riccardo De Corato (FdI), il Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia Stefano Maullu, il Consigliere Comunale Andrea Mascaretti (FdI) e vari esponenti e militanti del centrodestra milanese.
“Questi giardini sono stati intitolati alla memoria di Ramelli dall’Amministrazione comunale. Avrei voluto vedere il Sindaco di Milano, Beppe Sala, partecipare a questa ricorrenza con la fascia tricolore a nome della città intera e non come un comune cittadino”, è stato è stato il commento alla scelta del Sindaco di di Riccardo De Corato, secondo cui “non indossarla ha sicuramente un valore politico. Non si spiega, altrimenti, perché in tutte le altre celebrazioni la indossi, al contrario di oggi”.