Sia finalmente Benedetto Marcello. Perché la via potrebbe essere un gioiello di Milano, invece da decenni si dibatte in una crisi per una mancata riqualificazione. E non si tratta di mancanza di fondi, perché i soldi erano pure arrivati: circa un milione di euro di oneri di urbanizzazione ottenuti dal Comune di Milano quando una ditta privata decise di costruire i parcheggi sotterranei nel lato nord della via. Quei denari però sono finiti in un capitolo generale del bilancio comunale, sparendo di fatto nelle pieghe della burocrazia di Palazzo Marino. Per anni articoli di giornale e il comitato Salviamo Benedetto Marcello hanno cercato di sollevare il problema ma senza troppo successo. Una luce di speranza si è accesa di recente quando proprio il Comune ha messo la riqualificazione della strada tra le priorità del “recovery plan comunale”. Un piccolo successo per chi si è battuto per la semplice normalità: se una ditta versa soldi per riqualificare una strada, poi la strada viene riqualificata. Benedetto Marcello però ha la benedizione che è anche una maledizione di un mercato settimanale che funziona benissimo. Tanto da diventare un ostacolo ai buoni propositi di ridare alla via la sua vecchia destinazione, cioè quella di polmone verde nel mezzo del centro città. E di fianco a una via molto trafficata come corso Buenos Aires. Ma il mercato è un affarone, tanto che le bancarelle sono centinaia tra regolari e non. Dunque superare le resistenze di Confcommercio è molto difficile, ma forse non impossibile. Perché visto che si sta pensando a rivoluzionare Loreto, forse si potrebbe decidere di chiudere del tutto Buenos Aires per tenere lì i mercati settimanali. Potrebbero diventare i più grandi di Milano, completando la pedonalizzazione di fatto di tutto quel pezzo di città. Allora che sia finalmente Benedetto Marcello. Dal verde e dalla sua reale destinazione.