Dopo il successo e l’apprezzamento riscosso l’anno scorso, si rinnova il finanziamento rivolto alle scuole del primo ciclo di istruzione per la realizzazione di nuovi spazi educativi che aderiscono a progetti pedagogici mirati. Il Comune di Milano ha infatti stanziato, attraverso una delibera di Giunta, 500mila euro da assegnare alle scuole primarie e secondarie di primo grado che presenteranno progetti per disegnare nuovi ambienti per la didattica.
L’Amministrazione, l’anno scorso, ha sottoscritto il Manifesto di Milano che, insieme a Ufficio Scolastico Regionale, Indire e Assodidattica, si pone l’obiettivo di dare attuazione ai percorsi di innovazione che si sostanziano in allestimenti di nuovi spazi educativi. Attraverso queste risorse, il supporto all’innovazione si fa concreto, a dimostrazione del fatto che le sperimentazioni educative non possono prescindere, anzi devono partire, dalla rivoluzione degli spazi scolastici. Grazie agli stanziamenti 2020, sono state finanziate e già realizzate le proposte di 14 scuole, afferenti a 12 istituti comprensivi, che hanno riguardato la riprogettazione di aule, laboratori e spazi esterni e la rifunzionalizzazione di alcuni spazi connettivi, come atri e corridoi.
“Già l’anno scorso – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – i fondi messi a disposizione dal Comune hanno dato la possibilità a molte scuole di ripartire e innovare dopo un prolungato periodo di chiusura e in un momento in cui era necessario ripensare gli spazi per adattarsi a nuove modalità di utilizzo. Le scuole hanno accolto questa opportunità con molto entusiasmo e questo ci ha spinti a rilanciare per proseguire in un percorso che vede gli spazi sempre più rispecchiare obiettivi pedagogici e nuovi metodi per la didattica e di cui l’Amministrazione vuole essere partecipe e guida, impegnandosi insieme alle altre istituzioni – Governo in primis – per investire nella costruzione della scuola del futuro”.
Le scuole che hanno ottenuto i finanziamenti sono le seguenti: le primarie di via Pescarenico, Console Marcello, Monte Velino, Wolf Ferrari, via Mac Mahon, via Ruffini, piazza Sicilia, via Stefanardo, via De Nicola e le secondarie di primo grado di via Tosi, via Martinengo, via dei Guarnieri, via Della Giustizia, via Russo.
I fondi verranno assegnati alle singole Autonomie scolastiche attraverso un bando che verrà pubblicato nelle prossime settimane. Ogni Autonomia scolastica potrà concorrere con uno o due dei suoi plessi presentando delle proposte di rinnovamento di uno o più ambienti collegate a una sperimentazione didattica da mettere in atto negli spazi oggetto dell’intervento, che potrà essere progettato in sinergia con le aziende del settore, sulla base della collaborazione iniziata con il Manifesto di Milano.
Con un’ulteriore deliberazione di Giunta, l’Amministrazione ha infine approvato le linee di indirizzo per l’affidamento, attraverso una gara ad evidenza pubblica, della fornitura ordinaria di arredi scolastici e altre attrezzature per le scuole cittadine e i servizi educativi. Per provvedere ai fabbisogni di circa 550 strutture – tra nidi, scuole dell’infanzia, scuole statali primarie e secondarie di primo grado, scuole civiche e case vacanza – che ospitano circa 284.000 alunni, il Comune ha stanziato oltre 12,2 milioni di euro che verranno assegnati sulla base di quattro lotti di gara.
La fornitura di arredi è necessaria al fine di garantire la sostituzione di arredi vetusti, l’apertura di nuove sezioni e l’allestimento e adeguamento delle palestre scolastiche per garantire le attività didattiche.
“Grazie a una positiva collaborazione tra assessorati – conclude l’assessora Galimberti – abbiamo lavorato per provvedere al fabbisogno delle scuole, ma anche per introdurre elementi di novità nel tradizionale capitolato per la fornitura degli arredi, puntando su una maggiore ergonomia, sul sostegno all’innovazione degli ambienti di apprendimento, per esempio con banchi di forme diverse che si prestano a schemi aggregativi mutevoli, e sull’acquisto di arredi – come piccole cassettine-orto – anche per i cortili e i giardini esterni, che, soprattutto in questo momento particolare in cui l’attività all’aperto deve essere privilegiata, devono essere intesi come un prolungamento dell’aula per l’attività didattica”.