Non è un caso: l’Italia ha bisogno di cure. Tutto lo Stivale è pieno zeppo di infrastrutture vetuste che avrebbero bisogno di una mano di bianco o di essere abbattute e ricostruite. La funivia del Mottarone è solo un esempio: strutture, specialmente nel sistema trasporti, vecchie e da rivedere perché sono cambiati i climi e le esigenze. L’aspetto peggiore però è che va tutto bene. Anche il ponte Morandi di Genova sulla carta era a posto, con la manutenzione della famiglia Benetton che procedeva come un orologio. Sulla carta però, tant’è che nella realtà si è sbriciolato. Così come si stanno sbriciolando tutti i sistemi sociali perché sono proprio come le infrastrutture: sono ancora basati sulla generazione boomers e i le loro idee. Una generazione che non ha saputo adattarsi ai tempi, così come non vuole mettere in discussione le proprie certezze e abitudini. E poi crolla tutto. Abbiamo visto ieri che la generazione successiva ha il problema di non avere morale, perché chi ce la fa come Genovese e Di Fazio si dedica a stuprare le donne. Sono borghesi talmente mancanti che probabilmente senza droghe non saprebbero come conquistare una donna e soddisfarla. Ma quelli prima non hanno più la forza di un tempo, perché checché se ne dica dopo i 60 anni sei anziano. Il fisico non risponde più anche se in teoria è sano, così come la testa fatica ad adattarsi a nuovi schermi. Esattamente come il nostro sistema di trasporti: in teoria andrebbe rivisto, spesso smantellato, ma è ancora troppo importante per chi ha meno da vivere di quanto ha vissuto. E dunque si procede per tragedie, perché se davvero anche i trucchi che lo tengono in piedi venissero scoperchiati, un sacco di proprietari di seconde case a Capalbio perderebbero lavoro e prestigio. Ma allora la tragedia del Mottarone non è un caso: l’Italia ha bisogno di cure.