È stato approvato dal Consiglio comunale il nuovo Regolamento della Commissione comunale di vigilanza, a cui spetta dal 1990 la titolarità dell’accertamento tecnico finalizzato al rilascio della licenza di agibilità per i locali di pubblico spettacolo e per le manifestazioni temporanee che si svolgono in città.
Il Regolamento, il cui impianto risaliva a 20 anni fa, è stato sottoposto a un percorso di aggiornamento da parte di un ampio gruppo di lavoro che ha riunito diverse aree e settori del Comune di Milano.
“L’assetto e il funzionamento della Commissione risalivano a un’impostazione degli anni Novanta, quando il contesto legislativo nazionale e il sistema produttivo di eventi e spettacolo milanese erano completamente diversi – hanno dichiarato la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Fino ai primi anni Duemila era presente infatti una maggioranza netta di locali di spettacolo al chiuso con attività stabile e continuativa, mentre da dieci anni a questa parte si ha un sistema cittadino più bilanciato e profondamente basato su attività temporanea e in gran parte all’aperto. Dal 2011 in avanti, e più rapidamente ancora dopo Expo, gli eventi e le manifestazioni temporanee in città si sono moltiplicati in maniera esponenziale grazie ai numerosi festival diffusi, al formato delle city, delle week e a molti più investimenti di partner privati sul territorio di Milano realizzati in sinergia con l’Amministrazione”.
La revisione è avvenuta in seguito a un confronto interno e al dialogo con gli operatori del territorio, con il risultato di un testo modificato sia dal punto di vista tecnico-normativo che da quello sostanziale, in modo da coniugare in maniera più efficiente il rispetto delle normative di sicurezza con l’esigenza di sviluppo e rilancio della città, in particolare dopo la difficile situazione causata dell’emergenza Covid.
Diverse, quindi, le aree affrontate: l’attualizzazione delle norme procedurali di fronte alla nuova realtà e a nuove norme; una maggiore rappresentatività nella composizione della Commissione, che si potrà arricchire anche dei rappresentanti degli operatori di eventi temporanei oltre che delle tradizionali associazioni di categoria; la suddivisione dei processi trattati dalla Commissione per la valutazione di agibilità definitive da quelli per le licenze temporanee a i fini della velocizzazione dei processi; la riduzione della tempistica per determinate categorie di iniziative (in particolare, per gli eventi temporanei con capienza inferiore ai 200 posti); la digitalizzazione della pratica, dalla richiesta al rilascio dell’autorizzazione, grazie all’integrazione con l’attuale processo digitale del SUEV.