Ha fatto discutere la presentazione del libro “Marocchinate, la storia nascosta”, in programma ieri alle 18 nell’aula consiliare del municipio 2 di viale Zara (poi annullata ufficialmente questioni legate alle regole anti covid), organizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale vittime delle marocchinate, moderata da Lorenzo Cafarchio della casa editrice Altaforte, esponente di Casapound. Il tema è quello delle violenze commesse dalle truppe alleate sulla popolazione civile italiana nel centro Italia durante la guerra.
“Ci avviciniamo alle elezioni amministrative e la destra fa cadere ogni pudore pur di accaparrarsi qualche voto in più – dichiara Gabriele Mariani, candidato di Milano in comune e Civica AmbientaLista – probabilmente avremo qualche candidato di Casapound tra le liste che sosterranno il loro aspirante e ancora ignoto sindaco”. Anche la lista Milano Unita “condanna duramente questa iniziativa che infanga la memoria di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza. È vergognoso ed inaccettabile che la Giunta di Municipio 2 abbia promosso ed organizzato presso la propria sede istituzionale un evento pubblico che, nascondendosi dietro un presunto approfondimento storico, mira in realtà a riscrivere la storia negando gli orrori del nazifascismo. La casa editrice Altaforte che parteciperà all’iniziativa di oggi è un’emanazione di Casa Pound, organizzazione neofascista già più volte indagata. Non possiamo accettare che il logo del Comune di Milano venga associato a chi non riconosce i valori antifascisti della nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Ci siamo già attivati – si legge in una nota – con Sindaco e Giunta comunale affinché intervengano per impedire questo insulto alle istituzioni democratiche della nostra città”. E’ intervenuto anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “La storia è una cosa seria: usarla per provocazioni dal sapore di razzismo, non a caso, partecipa una casa editrice vicina a Casapound, è una cosa che Milano e i milanesi non possono accettare – ha concluso Sala -. I nostri uffici stanno verificando tutti gli aspetti formali del procedimento”.
Di parere opposto il Presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, che ha dichiarato “Il Sindaco Sala oggi mi attacca sui social per un convegno organizzato in Municipio 2 dall’Associazione nazionale vittime delle Marocchinate. Come al solito alla sinistra piace una sola e unica storia: quella che nasconde i soprusi e le violenze di una parte politica” aggiungendo “Sono una persona democratica e di buonsenso: – prosegue Piscina – nel nostro Municipio c’è sempre stato spazio per chiunque, sia per la Resistenza e l’Olocausto, sia per gli esuli Fiumani-Giuliano-Dalmati e chi ha subito il martirio delle Foibe o le violenze delle Marocchinate” per poi concludere ” Invece di strumentalizzare politicamente la storia, penso dovremmo essere sempre e tutti uniti per evitare che certi brutti episodi possano riaccadere nel nostro Paese”.
Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, ha invece dichiarato: “Esprimiamo la solidarietà di Fratelli d’Italia a Piscina, presidente del Municipio 2: si tratta di una deriva negazionista. Il sindaco Sala dovrebbe andare a parlare con gli anziani della Ciociaria se sia lecito ricordare tali episodi o, se maggiormente alla sua portata, andarsi a guardare il film La Ciociara di Vittorio De Sica con Sofia Loren, che narra il dramma. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una Storia a senso unico, ideologica ed elettorale”.
“Il sindaco Sala definisce razzismo un incontro per ricordare episodi di violenza subiti da tanti italiani. Invece di farsi condizionare dalla cecità ideologica il Sindaco dovrebbe anche lui condannare queste violenze battendosi affinché non accadano mai più”, ha comunicato in una nota Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione Cultura della Camera.