Sala fa l’ennesima lista e i cittadini preparano il conto

Sala fa l’ennesima lista e i cittadini preparano il conto

Sembra che l’assenza di un candidato di centrodestra faccia più male a Sala che alla coalizione avversaria. Nei lunghi giorni di ansia, un misto tra il deserto dei Tartari e aspettando Godot, a Sala resta un solo passatempo. Aprire nuove liste. Solo che questo florilegio, ultima quella riformista, qualsiasi cosa questo voglia dire, non sta dando il risultato sperato. Ce ne parla il sempre attento Consigliere del Municipio 7 Franco Vassallo: vassallo

“Sala perde anche senza avversari. Questo il risultato costante degli ultimi sondaggi. Risultato che a qualcuno può sembrare incredibile, ma per noi è credibilissimo. Non è vero che Sala non ha avversari. Beppe corre contro il nemico più implacabile: i cittadini Milanesi. I quali, gentili ma non fessi, all’ennesima lista della spesa di piste ciclabili incredibili, settori di città sottratti a chi produce e regalati a chi spaccia hanno deciso. Presenteranno il conto. Perché va bene tutto, ma qui siamo oltre il ridicolo.

Il tempo dei fenomeni è finito. L’eccezionalità di Pisapia e la straordinarietà di Sala hanno prodotto la città che abbiamo sotto i piedi ora: tombini non ripuliti, disinfestazioni in ritardo, marciapiedi enormi, pedonalizzazioni in arrivo e posti di lavoro in partenza. Persino il Centro soffre di fronte a questo assalto, con i grandi uffici che chiudono e le strade vuote di giorno e piene di degrado la notte. È chiaro che la soluzione non sia questa.

E allora qual è? Milano, ma meglio. È tornare alla normalità dei quindici anni di centrodestra, correggendone gli inevitabili errori commessi in passato. Le periferie, quelle che stanno accogliendo i lavoratori in smart working, le nuove famiglie che si trasferiscono in città e i Milanesi normali, saranno il motore della rinascita. Dovremo ricucire un tessuto sociale diviso tra i ricchi che possono fare e avere urbanisticamente tutto perché mantengono tutti gli altri e cittadini normali. Vanno ristabiliti gli equilibri tra urbanistica verde ed esseri umani. Insomma, dobbiamo tornare ad avere una città per essere umani e non a misura di zanzare e nutrie.

E tutto questo perché il conto che sta per essere consegnato a Sala non includa sconti. Non li merita!”