Premessa: il divieto nel laghetto del Parco delle Cave c’è già. Premessa banale: i divieti senza controlli sono lettera morta. In queste due frasi si potrebbe riassumere la situazione attuale nel parco delle Cave, dove gente accaldata e non sempre sobria decide che farsi il bagno, nonostante i divieti sia una buona idea. Ovviamente, non è affatto una buona idea. Il Municipio si è da tempo impegnato a proteggere le vite dei bagnanti, ma allora cos’è che non funziona? Ce ne parla il Consigliere di Municipio 7 Franco Vassallo:
“Come sempre, a questa Giunta i Municipi interessano solo se di sinistra e solo quando applaudono. In ogni altro caso, le nostre proposte, proteste e mozioni sono lettera morta. Il caso del laghetto del Parco delle Cave è emblematico: in quel posto la gente ci muore. Sembra basso, ma non lo è. Sembra una buona idea per raffreddarsi, ma non lo è sempre. Non è custodito, ovviamente, visto che non è balneabile. Ma senza un controllo effettivo con 40 gradi non tieni fuori la gente con un cartello. A meno di non usarlo come li usava Don Camillo.
Gli scorsi anni un minimo di collaborazione con la Vice Sindaco c’era stata. Quest’anno ci sono le elezioni e la Giunta ci ignora. Il Presidente Bestetti ci ha provato a tenere fuori la gente (che, peraltro, in acqua sicuramente non tiene la distanza Covid). Ma senza l’intervento della Polizia Locale sono parole al vento. Cosa si sta aspettando ad intervenire? Il morto? Purtroppo ve ne sono stati diversi negli anni, non sono bastati? Evidentemente no. E spiace, perché siamo costretti a guardare impotenti.
Come sempre, il partito che si autodefinisce democratico, trascura le voci dissenzienti. Il partito che vorrebbe il carcere per chi discrimina le minoranze, discrimina la minoranza. Tutto normale, quindi, si ha ragione solo se si ha la tessera giusta in tasca. Anche quando si dicono banalità tipo: se non tieni la gente fuori dal laghetto prima o poi succederà una tragedia. E quel giorno, aver avuto ragione non ci darà alcuna soddisfazione. E non renderà meno triste la tragedia”.