Gardant: il nuovo Gruppo tra i leader nell’attività di servicing e investimento nel settore dei crediti in Italia Con oltre €45 miliardi in gestione, €20 miliardi in special servicing, oltre 300 professionisti, un track record di oltre €1,2 miliardi di investimenti e 8 anni di continua crescita, l’attività di debt purchasing e debt servicing di Credito Fondiario evolve e si separa in un nuovo Gruppo, interamente focalizzato su questo settore e così posizionato per cogliere al meglio le significative opportunità future di business. Il nuovo Gruppo – operativo nelle prossime settimane – sarà guidato da Mirko Briozzo e Guido Lombardo e sarà organizzato attraverso una holding, Gardant, a cui faranno capo le società dedicate all’attività di master e special servicing Master Gardant, Special Gardant e Gardant Liberty Servicing, oltre a Gardant Investor SGR, la società di gestione del risparmio specializzata in fondi alternativi nel settore del credito. Diventerà operativo nelle prossime settimane Gardant, il nuovo Gruppo interamente specializzato nell’attività di credit servicing e di investimento in crediti illiquidi e deteriorati. Gardant nasce dall’operazione di riorganizzazione societaria e di scissione da Credito Fondiario di tutte le attività di debt servicing e debt purchasing (contratti, risorse, piattaforme, capitale) sviluppate nel corso degli ultimi anni e che hanno portato questa realtà a diventare uno degli operatori leader in Italia nel settore. Il nuovo Gruppo sarà guidato da Mirko Briozzo, in qualità di Amministratore Delegato della capogruppo
Gardant S.p.A., e da Guido Lombardo, in qualità di Amministratore Delegato di Gardant Investor SGR. Mirko e Guido fanno parte del team che nel 2013 acquisì e avviò il rilancio di Credito Fondiario, e da ultimo ricoprivano i ruoli, rispettivamente, di Vice Direttore Generale e Consigliere / Chief Investment Officer. Flavio Valeri, già CEO di Deutsche Bank Italia e con una prestigiosa carriera nel settore del commercial e investment banking, è stato nominato quale Presidente di Gardant. Antonino Turicchi, già Direttore Generale di CDP e con vari ruoli apicali nel settore pubblico, è stato nominato Presidente di Gardant Investor SGR. Bruno Manzone, professionista e fondatore dello Studio Legale Manzone, è stato nominato Presidente di Master Gardant. Massimo Cremona, docente in Università Cattolica di Milano e professionista con notevole esperienza del mondo bancario, assicurativo e finanziario, è stato nominato Presidente del Collegio Sindacale di Gardant e altre società del Gruppo. “Oggi annunciamo la nascita di un soggetto che gestisce già oltre 45 miliardi di euro di crediti e che è già un leader in Italia nell’area del credito distressed – conclude Flavio Valeri, Presidente di Gardant –. Sono orgoglioso di poter far parte di questo Gruppo così innovativo e ben posizionato su un mercato, come quello italiano, che presenta per il futuro prospettive di crescita davvero interessanti.” “La scelta di separare l’attività di debt servicing e debt purchasing da quella strettamente bancaria è funzionale agli ambiziosi obiettivi di business che ci siamo dati in un settore, che continuerà a crescere, a supporto delle banche e dell’economia del paese, liberando risorse economiche altrimenti intrappolate e attirando nuovi capitali – spiega Mirko Briozzo, nuovo Amministratore Delegato di Gardant –. Abbiamo un team di professionisti motivati ed entusiasti, azionisti che ci hanno sempre supportati e partner con cui
abbiamo sviluppato alcune tra le soluzioni più innovative viste a oggi. Si chiude una prima fase, per aprirne una seconda che,sono sicuro,sarà ancora più interessante e ricca di soddisfazioni. Il nome Gardant, ispirato da etimologie collegate ad azioni quali “difendere” e “proteggere”, arricchito da uno scudo araldico, riprende e racchiude il nostro impegno verso controparti, investitori e stakeholders.” Nell’ottica di ottimizzare l’operatività e cogliere così al meglio le opportunità di business che il settore offre, il nuovo Gruppo sarà articolato su società specializzate:
• la capogruppo Gardant S.p.A., avente funzioni di holding e corporate center, con focus su business
development, capital markets, underwriting, portfolio management e data lab;
• Gardant Investor SGR S.p.A., società di gestione del risparmio, specializzata nella raccolta e
gestione di fondi alternativi specializzati nel settore del credito;
• Master Gardant S.p.A., intermediario finanziario ex 106 TUB, leader di mercato su prodotti e servizi
per veicoli di cartolarizzazione ex lege 130/99 e con focus su servizi a supporto della gestione di
crediti performing e UTP;
• Special Gardant S.p.A., società ex art. 115 TULPS, dedicata al recupero crediti, giudiziale e
stragiudiziale, con focus su PMI e corporate, specializzazione in real estate e leasing, sia su posizioni
NPL sia UTP (in gestione dal 2017);
• Gardant Liberty Servicing, S.p.A., società ex art. 115 TULPS, che è la joint-venture nel recupero
crediti originata dalla partnership con Banco BPM; Gardant detiene il 70% del capitale, Banco BPM
il 30%.
“Il nuovo Gruppo continua l’attività di investimento, dopo aver fatto registrare quasi 1,2 miliardi di euro investiti negli ultimi anni. Gardant sarà in grado di soddisfare tutte le esigenze della clientela e coprire l’intera filiera del valore nel settore dei crediti deteriorati e del sottostante – aggiunge Guido Lombardo, Amministratore Delegato di Gardant Investor SGR –. Rispetto al passato, ci stiamo dotando di uno strumento aggiuntivo, ovvero una società di gestione del risparmio specializzata in investimenti nel credito e nel rischio sia industriale che immobiliare collegato. Uno strumento flessibile per impostare soluzioni innovative e attraenti per investitori interessati al mercato italiano, che presenta rendimenti potenzialmente elevati, ma che presenta anche un grado di complessità particolare da gestire.” Azionista di controllo del nuovo Gruppo è, in continuità con la situazione attuale, il fondo di investimento americano Elliott, attraverso la controllata Tiber Investments S.à r.l., con una quota pari a circa 87%. Membri del management team e altri investitori privati detengono il residuo 13%.