Il Sistema delle convenzioni teatrali previsto dalle linee guida per il triennio 2019-2021, approvate dalla Giunta nel 2019, si fonda sulla misurazione di parametri oggettivi conseguiti dai teatri nell’anno precedente l’anno di competenza dell’erogazione del contributo e su una valutazione qualitativa delle attività svolte, formulata da una commissione di esperti.
A causa dell’emergenza pandemica, da febbraio 2020 sono stati sospesi su tutto il territorio nazionale i servizi di apertura al pubblico degli istituti e luoghi della cultura, nonché gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli teatrali, che hanno potuto riaprire solo per breve tempo, con contingentamento del pubblico, in estate e parte dell’autunno.
La Giunta ha pertanto approvato alcune modifiche alla delibera del 2019, cambiando i criteri di valutazione in modo da confermare il 75-80% (a seconda della tipologia di teatro) del valore del contributo previsto nella annualità precedente, e assegnare solo il restante 25-20% in base all’attività effettivamente svolta nei pochi mesi del 2020 in cui ne è stato possibile lo svolgimento, sulla base della valutazione della Commissione di esperti formulata a seguito di un report presentato dai teatri stessi.
Inoltre, stante il permanere dell’emergenza pandemica che ha limitato fortemente, o addirittura azzerato, la possibilità di realizzazione della attività teatrale nel primo semestre 2021, la modifica delle modalità di valutazione introdotta per i contributi al Sistema rimarrà valida anche per l’anno 2022.
In questo modo, si vuole garantire la tenuta complessiva del tessuto produttivo teatrale della città, che è in grande sofferenza, e assicurare a Milano, una volta passata l’emergenza, l’eccellente e molteplice offerta di spettacolo di cui è parte fondante il Sistema dei Teatri convenzionati.
Oltre alla rimodulazione dei criteri di valutazione per l’assegnazione dei contributi annuali, infatti, l’Amministrazione, sin dall’insorgere della pandemia, ha attivato specifici interventi di ristoro, sostegno e rilancio, come il Piano Cultura attuato con le risorse del Fondo di Mutuo Soccorso.